Il
doppio
di
Grazia Giordani
Un
volto visto attraverso il vetro di una finestra, subisce fatalmente
strane deformazioni: il naso si fa piatto e gli occhi prendono una
immobilità innaturale. Eppure, a lui piacque subito quella donna di
età indefinita. In lei vi era qualcosa di familiare e nel contempo
sfuggente, un´essenza da conquistare piano, senza l´affannosa
fretta che ormai aveva esagitato le sue giornate.
L´indomani
la vide sul poggiolo. Era minuta, slanciata nella figura, morbido il
seno, fasciato da una camicetta chiusa in croce sul davanti. Sì,
morbido al punto, quel bel petto fiorente, da trasbordare un poco
dallo scollo, quel minimo che basta per regalare una nota di naturale
sensualità.
Stava
di profilo, le braccia alzate a stendere il bucato. E così,
osservandola da breve distanza, non fu difficile farsi un´opinione
sul suo guardaroba intimo ed esterno e sugli usi della sua famiglia.
Sul filo presero posizione, in maniera meticolosamente ordinata,
mutandine candide senza pizzi, reggiseni adeguati, una camicia da
notte nello stesso stile; all´improvviso, ne apparve una nera,
peccaminosa - gli sembrò - trasgressiva, in mezzo a quel
candore. Non sarà sua, non è possibile un corredo così
contraddittorio. Sto diventando un guardone? No, sono solo
convalescente e vivo provvisoriamente della vita altrui, in attesa
che mi venga restituita la mia.
La
donna compariva ora parzialmente sul terrazzo. A tratti vedevo la sua
mano fulminea che annaffiava il rigoglioso cespuglio di fiori rossi
(come si saranno chiamati mai, purtroppo non sono in grado di
distinguere una rosa da un garofano...), in altri momenti era una
porzione sghemba del suo profilo che mi compariva contratta,
evidentemente stava cercando di pulire il vetro con un panno e lo
sforzo le distorceva l´armonia dei bei lineamenti: un viso non
classico, non scontato il suo, ma fatto di una bellezza
intellettuale, sì, proprio così, non saprei come meglio definirlo.
Oggi,
all´improvviso, le cose sono cambiate. Un brivido d´inquietudine
mi è sceso giù fino alla bocca dello stomaco: il profilo non è più
sghembo, ma netto e pone in luce un occhio pesantemente bistrato e le
unghie della mano che si solleva a spostarle un ricciolo dalla testa
sono di un fulgido rosso, un look che non le somiglia.
Che
sia la madre? Una sorella più anziana?
Esco
con la scusa di fare acquisti, dopo tanti giorni di reclusione
forzata.
"Conoscete
la signorina che mi abita a fianco, quella un po´ misteriosa; abita
sola?"
"Pensiamo
di sì. Ha perso i genitori da qualche anno, è molto schiva,
solitaria..."
Al
buio, baciato da un plenilunio struggente, ammirai il suo corpo,
fattosi avorio, attraverso il merletto di quella contraddittoria
camicia da notte nera.
Folgorato,
le amai entrambe: lei e il suo doppio.