Cinzia Pierangelini
Le sorelle
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E' morta?
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Eeeeh…da mò, ch'è morta!
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Ma guarda un po', mica me lo ricordavo. Sai che è? Non me
ricordo più gnente! Se mi chiedi: ieri? “Ieri” che ho
fatto?Mica lo so!
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E si vede che non era importante…ma che te frega?
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Ma che stai a dì? Come che me
frega? M'importa eccome! Stamattina ad esempio pensavo: ma ci sono andata al
cimitero per i morti quest'anno?
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No, mi hai detto che non ci sei andata.
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Ah, vedi? Mi pareva…è che non posso fare più le scale, capito? Ancora… via se c'è il
corrimano…ma se no…e lì non ci sta il corrimano! E l'hanno messa a campo?
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Chi?
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Come chi? Assuntina, che mi hai detto che è morta,no? Ma adesso mi pare di ricordare vagamente che lo sapevo
che era morta.
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E per forza saranno tre anni che è morta ti dico!
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E sta a campo? A distinto? Dove sta?
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Boh! Sono dieci anni che non vado al paese…Ti ricordi l'avvocato Rossi? Si fece
mettere a campo…
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Ennò ?! Con una crocetta di
ferro nero, lì…coi poveri.
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Con tutti i soldi che c'aveva…
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E che vuol dì? Sono scelte!
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E pure quell'altro lì…come si chiamava? Il comunista lì…
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Sì, sì ho capito…mò il nome non me
viene, ma ho capito sì, sì…
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Pure lui. Io invece sottoterra non ce voglio andà! Mi fa impressione! Anzi… fatemi un'iniezione d'aria
quando muoio, che
ho paura di risvegliarmi nella cassa.
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Bè? Che stupidata! A me non mi
frega dopo che sono morta; ndò sto, sto!
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E' mica vero! Una cosa è una bella tomba, tutti insieme…e un'altra sottoterra! Chissà quanta acqua che
passa …e le bestie…
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Ma mica te capisco,
sa? Tanto sei morta, ma che te frega?
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E no, no! Mica vero!Che ne sai? E se vedi tutto? E se
senti?...E non ti puoi muovere…brrr
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Ma che scempiaggini su! Non c'hai altro da pensare? Io prego solo il signore di
farmi vivere finché sono autosufficiente…mamma mia! Pensa un po' a Maria che è
paralizzata…
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Maria chi?
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La madre di Renata…paralizzata da anni! E la vedessi lei…tutta contenta come
una Pasqua! Dice: basta che sono viva, basta che sto qui e va tutto bene! Mica lo so come fa…Io no…no! Se m'ammalo che non mi posso
muovere voglio morì!
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Ma ti ricordi com'era carina da giovane? Elegante poi…Pure tu eri elegante!
Sempre molto elegante…e i cappellini che avevi…A proposito, che lo sai no, che
io vivo con la televisione…
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Ah bè pure io…
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Bè, bè ho visto l'altra
sera un servizio di moda…Ma ci credi che c'era un
vestitino come quello che avevi tu? Con le sopramaniche di leopardo, te lo
ricordi?
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Si, certo che me lo ricordo.
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Quanto era bello… uguale, uguale. E dove l'hai messo? Chissà…sarebbe all'ultima
moda!
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Và a sape'… saranno passati cinquantanni…Ma
poi, a ottantacinque anni, mi metto le sopramaniche di leopardo?
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Bè? Saresti elegante.
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Ma se manco esco più…
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Non bisognerebbe buttare via mai niente!
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mmmmmh…
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S'è fatto tardi…Senti non sapevo che comprarti…hai tutto, non ti serve niente.
E così t'ho comprato i cioccolatini. Così se sei triste te ne mangi uno e ti
passa.
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Ma che hai fatto? Ma guarda un po'…Ma non c'era bisogno! Ma che vuoi
festeggiare? Alla mia età…Ma guarda un po'!
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Buon compleanno và…ecco!
Si sporge dalla sedia e poggia la busta per terra,
anche l'altra sorella si sporge dalla sedia e tira a sé la busta. Non si sono
alzate, né baciate, né abbracciate. Si sono sporte entrambe verso l'oggetto
inanimato… messaggero di dolcezza, conforto, affetto.
Rimangono fissate così, per sempre, da qualche
parte…in fondo alla memoria.
(da Dall'ultimo leggio – Traccediverse,
2005)