Giorgio Caproni (Livorno, 7 gennaio
1912 – Roma, 22 gennaio 1990) poeta raffinato e con un'attenzione
particolare all'aspetto metrico-stilistico, in questa
lirica ricrea per immagini e atmosfere il mese di maggio, in una sintesi
perfetta di voci e suoni che armonicamente accompagnano la lettura.
Maggio
di Giorgio Caproni
Al bel tempo di maggio le serate
si fanno lunghe; e all'odore del fieno
che la strada, dal fondo, scalda in pieno
lume di luna, le allegre cantate
dall'osterie lontane, e le risate
dei giovani in amore, ad un sereno
spazio aprono porte e petto. Ameno
mese di maggio! E come alle folate
calde dall'erba risollevi i prati
ilari di chiarore, alle briose
tue arie, sopra i volti illuminati
a nuovo, una speranza di grandiose
notti più umane scalda i delicati
occhi, ed il sangue, alle giovani spose.
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