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  Scritti di altri autori  »  I maestri della poesia  »  Milano, agosto 1943, di Salvatore Quasimodo 04/06/2012
 

Nell'agosto del 1943 i bombardamenti aerei su Milano si infittirono, portando morte e distruzione.

Di questo periodo di terrore e di orrore parla splendidamente Salvatore Quasimodo in una delle sue più belle poesie.

 

 

 

 

Milano, agosto 1943

di Salvatore Quasimodo

 

 

Invano cerchi tra la polvere,

povera mano, la città è morta.

E' morta: s'è udito l'ultimo rombo

sul cuore del Naviglio. E l'usignolo

è caduto dall'antenna, alta sul convento,

dove cantava prima del tramonto.

Non scavate pozzi nei cortili:

i vivi non hanno più sete.

Non toccate i morti, così rossi, così gonfi:

lasciateli nella terra delle loro case:

la città è morta, è morta.

 

 
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