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  Scritti di altri autori  »  I maestri della poesia  »  Giace lassù, di Vincenzo Cardarelli 22/06/2012
 

 

Sto riscoprendo, di poesia in poesia, questo grande autore che un po' mi ricorda Giovanni Pascoli, ma un Pascoli del XX secolo, e quindi dotato di concretezza nel descrivere la malinconia che sempre lo accompagnò dalla nascita alla morte.

 

 

 

 

 

Giace lassù

di Vincenzo Cardarelli

 

 

Giace lassù la mia infanzia.
Lassù in quella collina
ch'io riveggio di notte,
passando in ferrovia,
segnata di vive luci.
Odore di stoppie bruciate
m'investe alla stazione.
Antico e sparso odore
simile a molte voci che mi chiamino.

Ma il treno fugge. Io non so dove.
M'è compagno un amico
che non mi desta neppure.
Nessuno pensa o imagina
che cosa sia per me
questa materna terra che sorvolo
come un ignoto, come un traditore.

 
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