Trilussa, alias di Carlo Alberto
Salustri (Roma, 26 ottobre 1871 – Roma, 21 dicembre 1950) è stato un poeta
assai noto per la sua acutissima satira politico-sociale e anche per una sua
naturale ironia che manifestò perfino allorché fu
prossimo alla morte. Infatti, nominato per i suoi meriti senatore a vita il 1°
dicembre 1950, cioè venti giorni prima della sua dipartita, presago della stessa pare abbia esclamato: M'hanno nominato senatore a morte.
Quindi non c'è da meravigliarsi se il
Carnevale abbia esercitato su di lui una feconda e irresistibile attrazione.
La maschera
di
Trilussa
Vent'anni fa m'ammascherai
pur'io!
E ancora tengo er grugno de
cartone
che servì p'annisconne
quello mio.
Sta da vent'anni sopra un credenzone
quela Maschera buffa, ch'è restata
sempre co' la medesima espressione,
sempre co' la medesima risata.
Una vorta je chiesi: E come fai
a conservà lo stesso bon umore
puro ne li momenti der
dolore,
puro quanno me trovo fra li guai?
Felice te, che nun te cambi
mai!
Felice te, che vivi senza core! -
La Maschera rispose: E tu che piagni
che ce guadagni? Gnente! Ce guadagni
che la gente dirà: Povero diavolo,
te compatisco... me dispiace assai...
Ma, in fonno, credi, nun j'importa un cavolo!
Fa' invece come me, ch'ho sempre riso:
e se te pija la malinconia
coprete er viso co' la faccia mia
così la gente nun se scoccerà... -
D'allora in poi nascónno li dolori
de dietro a un'allegia de cartapista
e passo per un celebre egoista
che se ne frega de l'umanità!
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