Area riservata

Ricerca  
 
Siti amici  
 
Cookies Policy  
 
Diritti d'autore  
 
Biografia  
 
Canti celtici  
 
Il cerchio infinito  
 
News  
 
Bell'Italia  
 
Poesie  
 
Racconti  
 
Scritti di altri autori  
 
Editoriali  
 
Recensioni  
 
Letteratura  
 
Freschi di stampa  
 
Intervista all'autore  
 
Libri e interviste  
 
Il mondo dell'editoria  
 
Fotografie  
 
 
  Poesie  Narrativa  Poesie in vernacolo  Narrativa in vernacolo  I maestri della poesia  Poesie di Natale  Racconti di Natale 

  Scritti di altri autori  »  I maestri della poesia  »  La nonna, di Giovanni Pascoli 07/07/2015
 

Non potevo dimenticare il mio amato Pascoli, la sua graziosa armonia a raccontare della vita, come nella poesia che segue, in cui, a fronte di una vecchia che nulla pių a da chiedere all'esistenza la Morte stessa fa la sua scelta, lasciando vivere un bimbo.

 

 

 

La nonna

di Giovanni Pascoli

 

Tra tutti quei riccioli al vento, 
tra tutti quei biondi corimbi, 
sembrava, quel capo d'argento, 
dicesse col tremito, bimbi, 
sė... piccoli, sė... 
E i bimbi cercavano in festa, 
talora, con grido giulivo, 
le tremule mani e la testa 
che avevano solo di vivo 
quel povero sė. 
Sė, solo; sė, sempre, dal canto 
del fuoco, dall'umile trono; 
sė, per ogni scoppio di pianto, 
per ogni preghiera: perdono, 
sė... voglio, sė... sė! 
Sė, pure al lettino del bimbo 
malato... La Morte guardava, 
La Morte presente in un nimbo... 
La tremula testa dell'ava 
diceva sė! sė! 
Sė, sempre; sė, solo; le notti 
lunghissime, altissime! Nera 
moveva, ai lamenti interrotti, 
la Morte da un angolo... C'era 
quel tremulo sė, 
quel sė, presso il letto... E sė, prese 
la nonna, la prese, lasciandole 
vivere il bimbo. Si tese 
quel capo in un brivido blando, 
nell'ultimo sė.

 

Da I canti di Castelvecchio

 

 

 
©2006 ArteInsieme, « 014039311 »