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  Scritti di altri autori  »  I maestri della poesia  »  Rami di pesco, di Ada Negri 18/03/2016
 

Che suggestiva immagine quella della vecchietta che, fra vento e pioggia, vende rami di pesco. Par di vedere un inverno vecchio e ormai morente lasciare promesse di rinascita e di un tempo nuovo in cui tutto cambia, con la fantasia che corre a materializzare i ricordi di altri segni di primavera.

 

 

 

Rami di pesco 

di Ada Negri

 

 

Ferma al quadrivio, mentre piove e spiove
sotto l'aspro alternar delle ventate
chiaccianti come fruste sulle facce
di chi va, di chi viene, una vecchietta
vende rami di pesco. 
O primavera
per pochi soldi! O riso, o tremolìo
di stelle rosee su bagnate pietre!

Scompare agli occhi miei la strada urbana
con fango e folla e strider di convogli
sulle rotaie, e saettar nemico
d'automobili in corsa. Ecco, e in un campo
mi trovo: è verde, di frumento appena
sorto dal suolo: pioppi e gelsi intorno
con la promessa delle fronde al sommo
dei rami avvolti in una nebbia d'oro:
e peschi: oh, lievi, oh, gracili, d'un rosa
che non è della terra: ch'è di tuniche
d'angeli, scesi a benedire i primi
germogli, e pronti, a un alito di brezza,
a rivolar da nube a nube in cielo.

 




 

 
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