D’accordo,
è una filastrocca e non pretende di essere una poesia che
scava nell’animo, ma la musicalità, le immagini
proposte, la spensieratezza che la pervade hanno il loro pregio, vale
a dire strappare al lettore un sorriso, rasserenarlo, cercando di
rendergli più lieve la vita.
Il
mese di Giugno
di
Gianni Rodari
Filastrocca
del mese di giugno,
il contadino ha la falce in pugno:
mentre
falcia l'erba e il grano
un temporale spia lontano.
Gli
scolaretti sui banchi di scuola
hanno perso la parola:
apre
il maestro le pagelle
e scrive i voti nelle caselle...
Signor
maestro, per cortesia,
non scriva quel quattro sulla mia:
Quel
cinque, poi, non ce lo metta
sennò ci perdo la
bicicletta:
se non mi boccia, glielo prometto,
le lascio
fare qualche giretto.
|