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  Scritti di altri autori  »  I maestri della poesia  »  Nel trigesimo di mio padre, di Rocco Scotellaro 21/08/2019
 
E’ con indubbie capacità creative che Rocco Scotellario ricorda suo padre a trenta giorni dalla scomparsa senza mai nominarlo, perché nella vita del paese, nella sera mirabilmente descritta, ci sono tutti gli abitanti, tutti, meno uno, meno quello, meno suo padre.





Nel trigesimo di mio padre

di Rocco Scotellaro



In quei viottoli neri
una serata di queste,
sedevano le famiglie dopo cena
ai gradini delle porte,
contavano i defunti e i nati
dell'estate che correva.
E il contadino tardo che trascorse
per i monti sul mulo
con l'ultimo raccolto
passava salutando i suoi compari.
Una porta era deserta
del compare scomparso un mese fa.


 
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