Un
inverno che diventa un gatto bonaccione, un’aula scolastica con
uno scolaro che osserva la finestra a cui si affaccia l’inverno,
la fantasia che si aggiunge alla fantasia, in una semplice, ma
efficace armonia, questa è di Gianni Rodari la poesia.
Il
gatto inverno
di
Gianni Rodari
Ai
vetri della scuola stamattina
l'inverno strofina
la sua
schiena nuvolosa
come un vecchio gatto grigio:
con la
nebbia fa i giochi di prestigio,
le case fa sparire
e
ricomparire;
con le zampe imbianca il suolo
e per coda ha
un ghiacciolo
Sì, signora maestra,
mi sono un po'
distratto
ma per forza, con quel gatto,
con l'inverno alla
finestra
che mi ruba i pensieri
e se li porta in slitta
per
allegri sentieri.
Invano io li richiamo:
si saranno
impigliati in qualche ramo
spoglio ;
e per dolce
imbrogliochiotti, chiotti,
fingon d'esser merli e passerotti.
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