Sempre misurata ed elegante la poesia
di Montale, anche in questa che segue, in cui da un'immagine reale (il secchio
che dal buio del fondo del pozzo porta l'acqua in superficie e quindi alla
luce) ricava una somiglianza con quello che si fa quando si ricorda.
Il pozzo
di Eugenio Montale
Cigola la
carrucola del pozzo,
l'acqua
sale e alla luce e vi si fonde.
Trema
un ricordo nel ricolmo secchio,
nel
puro cerchio un'immagine ride.
Accosto
il volto a
evanescenti labbri:
si
deforma il passato, si fa vecchio,
appartiene
ad un altro...
Ah
che già stride
la
ruota, ti ridona all'atro fondo,
visione,
una distanza ci divide.
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