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  Scritti di altri autori  »  I maestri della poesia  »  Il tuo sorriso, di Pablo Neruda 15/01/2012
 

Quanto a poesie d'amore, questo è un tema in cui quasi tutti i poeti si sono cimentati e, fermo restando la grandezza al riguardo di Nazim Hikmet, non si può non riconoscere a Pablo Neruda il particolare fascino dei suoi versi, intensi e appassionati.

 

 

 

 

 

 

 

 

Il tuo sorriso

di Pablo Neruda

 

 

 
Toglimi il pane, se vuoi, 
toglimi l'aria, ma 
non togliermi il tuo sorriso. 
 
Non togliermi la rosa, 
la lancia che sgrani, 
l'acqua che d'improvviso 
scoppia nella tua gioia, 
la repentina onda 
d'argento che ti nasce. 
 
Dura è la mia lotta e torno 
con gli occhi stanchi, 
a volte, d'aver visto 
la terra che non cambia, 
ma entrando il tuo sorriso 
sale al cielo cercandomi 
ed apre per me tutte 
le porte della vita. 
 
Amor mio, nell'ora 
più oscura sgrana 
il tuo sorriso, e se d'improvviso 
vedi che il mio sangue macchia 
le pietre della strada, 
ridi, perché il tuo riso 
sarà per le mie mani 
come una spada fresca. 
 
Vicino al mare, d'autunno, 
il tuo riso deve innalzare 
la sua cascata di spuma, 
e in primavera, amore, 
voglio il tuo riso come 
il fiore che attendevo, 
il fiore azzurro, la rosa 
della mia patria sonora. 
 
Riditela della notte, 
del giorno, della luna, 
riditela delle strade 
contorte dell'isola, 
riditela di questo rozzo 
ragazzo che ti ama, 
ma quando apro gli occhi 
e quando li richiudo, 
quando i miei passi vanno, 
quando tornano i miei passi, 
negami il pane, l'aria, 
la luce, la primavera, 
ma il tuo sorriso mai, 
perché io ne morrei. 
 
 
 
 

 

 
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