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  Scritti di altri autori  »  I maestri della poesia  »  Croce di Sentieri, di Mario Luzi 13/03/2012
 

Ne ha scritte tante e molte assai belle, ma questa, ogni volta che la rileggo, mi pervade di malinconica serenità, con quella natura che mi entra dentro e mi dà la misura della mia piccola realtà, un atomo di polvere di stelle che si brucia in un infinitesimo dell'eternità.

 

 

 

 

 

Croce di Sentieri

di Mario Luzi
















Sfuma l'acqua precipite i pendii,
più le siepi non ronzano e le more
si coprono di bruma. Tu devii
dalla tua ombra, a poco a poco è sera.

Vaghe, più vaghe errano dietro un velo

di polvere le vespe, i cani ansanti

e le viottole: l'aria intorno al melo
s'annebbia, un breve spirito trascorre.

I ruscelli profumano di miele
e di menta svanita sotto i ponti
minuscoli ove passi insieme al sole
ed ai lenti colori della vita.

Dietro i tuoi quieti passi che mi lasciano
qua seduto sull'argine nel bianco
splendore della polvere, che fugge,
che si stacca per sempre dal mio fianco?

La voce dei pastori nelle gole
dei monti si raggela, dalla selva
esce fumo e si tinge di viola,
le mie vesti si velano di brina.

 

 
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