Poesia della memoria, del rifugio in un'epoca e in un luogo
lontano, da tempo lasciato, insieme con la giovinezza.
S'ode ancora il mare
di Salvatore Quasimodo
Gią da pił notti s'ode
ancora il mare,
lieve, su e gił, lungo le sabbie lisce.
Eco d'una voce chiusa nella mente
che risale dal tempo; ed anche questo
lamento assiduo di gabbiani: forse
d'uccelli delle torri, che l'aprile
sospinge verso la pianura. Gią
m'eri vicina tu con quella voce;
ed io vorrei che pure a te venisse,
ora, di me un'eco di memoria,
come quel buio murmure di mare.
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