L'intervista è a Massimo Carlotto. Di seguito riporto una breve nota biobibliografica, rimandando per maggiori notizie al suo
sito http://www.massimocarlotto.it/
Massimo Carlotto
nasce a Padova nel 1956 e vive in
Sardegna; è autore di romanzi noir e di racconti per ragazzi, nonché di testi
teatrali. Ha esordito nel 1995 con Il fuggiasco, autobiografia del suo periodo
di latitanza; successivamente ha scritto La verità dell'Alligatore, Il mistero
di Mangiabarche, Le irregolari, Nessuna cortesia
all'uscita, Il corriere colombiano, Arrivederci amore, ciao, Niente, più niente
al mondo, L'oscura immensità della morte,
Nordest (questo insieme a Marco Videtta), La
terra della mia anima, quest'ultimo uscito nel settembre del corrente anno.
Perché scrivi?
Penso che sia il mestiere
più bello del mondo.
Alla base di tutte le tue
opere c'è un messaggio che intendi rivolgere agli altri?
No. Ci sono
però diversi piani di lettura che permettono al lettore di porsi una
serie di domande.
Ritieni che leggere sia
importante per poter scrivere?
Fondamentale. Senza
lettura non c'è scrittura di qualità.
Che cosa leggi di solito?
Romanzi e saggi. Quello
che mi consigliano.
Quando hai iniziato a
scrivere?
Nel 1994.
I tuoi rapporti con
l'editoria.
Ottimi, non ho problemi di
nessun tipo.
Che cosa ti piacerebbe
scrivere?
Scrivo quello che voglio,
non ho sogni irrealizzabili nel cassetto.
Scrivere ha cambiato in
modo radicale la tua vita?
Certo, in positivo. E
comunque è la mia unica attività, di questi tempi non è poco.
Qualche consiglio per chi
ha intenzione di iniziare a scrivere.
Lottare per il proprio
lavoro. Pubblicare è sempre più difficile.