Non
chiedermi niente
di
Daniela Della Casa
Editrice
Genesi
Narrativa
Pagg.
272
ISBN
9788874148831
Prezzo
Euro 20,00
È
nota l’affermazione del filosofo e storico delle politiche
Norberto Bobbio, più volte pronunciata in pubblico, nonché
contenuta nel saggio Il
lumicino della ragione.
La frase in questione è pressoché una tautologia, e
consiste nel proclamare le
ragioni della ragione.
Con tale locuzione, Bobbio intendeva sottolineare il valore autonomo
della ragione, la quale non ha bisogno che di sé stessa per
definirsi e avvalorarsi.
Daniela
Della Casa, con il suo ultimo romanzo Non
chiedermi niente,
è come se applicasse all’amore lo stesso procedimento
tautologico usato da Bobbio per la ragione, e la formula
diverrebbe gli
amori per l’amore.
Significa che l’amore è sufficiente a sé stesso.
Significa che chi veramente ama non ha bisogno di cercare sicurezze o
conferme in qualcos’altro che si collochi al di fuori
dell’amore condiviso e corrisposto con il partner amato. Non vi
è atto di indagine; non vi è incantamento lusinghiero o
rivelazione confidenziale che possano aggiungere qualcosa di più
perfetto agli amori
per l’amore.
La
storia di Maria e Pietro è una invenzione fantasiosa di tutta
la trama, ma è allo stesso tempo descrizione veritiera dei
luoghi visitati dai due protagonisti, per cui è una forma di
realismo immaginario. D’altro canto, il libro è un
autentico manuale di insegnamento per realizzare la felicità
in amore, come esercizio di tutti gli amori possibili. Quali siano le
forme degli amori da offrire al partner risultano chiare dalla trama
del libro: l’attrazione reciproca di pelle, il fascino delle
emozioni, il piacere della conversazione, l’intesa erotica, il
piacere dei viaggi, il gusto per la buona cucina, la facilità
reciproca della confidenza. In questo modo si può giungere a
rovesciare la famosa romanza settecentesca di Jean-Paul-Egide Martini
e arrivare a dire che les
plaisirs d’amour durano
per tutta la vita, ma les
chagrins d’amour non
durano che per un istante. Ed è proprio questo il messaggio
profondo di Daniela Della Casa.
Sandro
Gros-Pietro
Daniela
Della Casa
è nata a Lanzo dove risiede. Ha prestato servizio per
trentasette anni, come insegnante di lettere nelle scuole medie di
Ceres e di Fiano. Ha seguito numerosi laboratori di poesia e ha
realizzato, con il contributo della Biblioteca di Fiano, il
libro L’acqua
serve trenta
liriche scritte dagli studenti. L’autrice ha fatto parte della
redazione del periodico culturale Il
borgo di Lanzo,
è stata commissario al Premio letterario “Silvio
Bellezza”. Come membro del consiglio di biblioteca si è
occupata di eventi culturali come la presentazione di libri e reading
di musica, poesia e narrativa. Ora in pensione collabora a volte
con Il
Risveglio,
settimanale del territorio. Ha esordito nel 2006 con la raccolta di
poesie Corre
il filo,
Edizioni Neos; nel 2011 Vaniglia,
dolce amarcord,
Edizioni Genesi con cui ha vinto un premio internazionale di poesia a
Milano. Nel 2017 Ho
danzato con te,
Edizioni Il mio libro.it; Ho
danzato con te, Dentro
il mio bianco,
Edizioni Carta e Penna, raccolta a quattro mani con Gigliola
Magnetti. Nel 2017 il primo romanzo Ho
passato la notte a volerti bene,
Edizioni Il Risveglio. Nel 2021 la raccolta di novelle Il
mio giardino lo sa,
Baima-Ronchetti editrice. Ha partecipato nel 2008, 2012, 2014, 2015,
2017, 2020, 2021 a vari concorsi letterari ottenendo ottimi
riconoscimenti.
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