Atti
di piombo.
Eversione
e terrorismo a Rovigo (1969-1982)
di
Alberto Garbellini
Apogeo
Editore
Storia
Pagg.
220
ISBN
9788899479886
Prezzo
Euro 15,00
Poche
righe, al limite qualche paragrafo. È lo spazio che in genere
i testi sul fenomeno del terrorismo in Italia dedicano al Polesine.
Eppure, negli anni Settanta, la provincia di Rovigo fu attraversata
da pulsioni eversive che sfociarono in attentati e in scontri fra
estremismi e illusioni rivoluzionarie. Questo libro ricostruisce con
passione e rigore una stagione densa di avvenimenti, nello scenario
di una città e di una provincia solo apparentemente lontane
dagli sconvolgimenti dei grandi centri. C'è la destra
neofascista: dalla nascita della cellula rodigina di Ordine Nuovo
alle varie ipotesi di coinvolgimento nelle stragi che hanno
insanguinato l'Italia. C'è la sinistra extraparlamentare: dai
legami con Autonomia operaia alle azioni compiute nelle cosiddette
Notti dei fuochi e alla pratica della violenza diffusa. Ci sono le
bombe alla questura di Rovigo, alle sedi di partito, l'assalto al
carcere del 1982, ma anche i legami polesani - mai completamente
chiariti - con le stragi di piazza della Loggia a Brescia (1974) e
alla stazione di Bologna (1980). "Atti di piombo" è
ricostruzione storica, spunto di riflessione e stimolo per non
smettere mai di cercare giustizia e verità.
Alberto
Garbellini è
nato a La Spezia nel 1970 e vive a Rovigo. Laureato in
giurisprudenza, è giornalista professionista dal 2003. È
redattore del quotidiano “La Voce di Rovigo”.
Appassionato di storia, in particolare del periodo degli anni di
piombo, ha pubblicato il romanzo "Intrigo rosso, caccia al
memoriale di Aldo Moro" (Zona, 2015).
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