Quarantanove
poesie e altri disturbi
di
Cristina Alziati
Marcos
y Marcos Edizioni
Poesia
Pagg.
96
ISBN
9788892941175
Prezzo
Euro 18,00
Il
lago dell’Accesa
Precipitano
ripide le sponde
sotto la superficie tersa
del lago
dell’Accesa.
Prima
del lago la leggenda
narra di un’aia, qui, di
contadini
forzati a mietere a Sant’Anna
alla festa
del grano, e allora
si apriva un baratro infuocato
che tra
le fiamme sprofondava
i buoi, i carri, i mietitori,
l’aia.
Diluvia, poi, nella leggenda
e l’alluvione
colma il baratro
e resta questo lago.
Perché
affili lo sguardo
attraverso il nitore dell’acqua?
Cosa
cerchi sul fondo?
Lo sai, la leggenda è menzogna.
Nulla
più di uno specchio è quest’acqua.
Immota,
fra le sponde
contiene soltanto, rispecchiato, il cielo.
Sensibili
e misteriose, le poesie di Cristina Alziati sono nitide visioni dal
buio o “dal chiarore dell’inesistenza”.
Toccano
ringhiere di cenere, le piante sotto la corteccia.
Provano
intimità universali tra chiazze d’ossido, nuvole e
terra; raccontano la ruggine dei rovi, deserto che non
c’era.
Attraversano
grandi stanze semivuote, una piccola folla in cucina.
Salgono
le scale in silenzio, scampate al naufragio; viaggiano sui tetti dei
treni. “Non temono le spine”.
A
undici anni di distanza dal libro precedente, Come non piangenti,
torna una tra le voci più potenti e spiazzanti della poesia
contemporanea
Cristina
Alziati è nata nel 1963 e ha studiato
filosofia. Vive a Bolzano. Il suo esordio poetico risale al 1992,
quando una sua silloge, presentata con grande convinzione da Franco
Fortini, esce in un’antologia. Nel 2005 pubblica il suo primo
libro, A compimento (Manni), che, nel 2006, si aggiudica il
Premio internazionale di poesia Pier Paolo Pasolini e giunge
finalista al Premio Viareggio-Opera prima. Nel 2011 Marcos y Marcos
dà alle stampe Come non piangenti, Premio Marazza (2012),
Premio Pozzale – Luigi Russo (2012) e premio Premio Stephen
Dedalus-Pordenonelegge (2013); quest’ultima raccolta ispira
Carlo Boccadoro, che compone Quattro liriche su versi di
Cristina Alziati per mezzosoprano e pianoforte (Ricordi, 2013).
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