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  Libri e interviste  »  L'intervista di Gordiano Lupi a Gianfranco Nerozzi, autore de Il cerchio muto, edito da Nord 22/04/2009
 

Intervista di Gordiano Lupi a Gianfranco Nerozzi, autore del romanzo il Cerchio muto, edito da Nord (Pagg. 584 – ISBN 9788842915614 - € 18,60)

 

Abbiamo avvicinato Nerozzi per rivolgere qualche domanda.
- Non è una scelta controcorrente essere scrittori horror in Italia?


Oh ma io non sono mica un autore horror. Io scrivo romanzi d'amore. Sembrerebbe una battuta, detta da me… Invece non del tutto. Perché penso che alla base di una qualsiasi ispirazione artistica, in fondo ci debba sempre essere una forma passionale, un mix d'affetto e carnalità. Sangue che pulsa, odori e sapori. Forse la risposta alla tua domanda è: che la scelta di essere scrittori, scrittori veri, di per sé implica l'andare controcorrente. Che se no cosa serve? Risalire un corso d'acqua, spingere contro flutti contrari, anche a rischio di essere divorati da qualche fottuto orso che ti scambia per un salmone. Dirigersi verso qualcosa di determinante, spaccandosi i muscoli. È proprio quel viaggio lì, quella fatica, quel pericolo, che rende tutto quanto degno di essere vissuto. Rivoluzione e redenzione. Controcorrente dentro e fuori dal cerchio, la fuga dalla gabbia della normalità che cerca di tenerci stretti, nel flusso facile dell'acqua che scorre senza rumore.


- Sei un narratore di genere che vuol far arrivare dei messaggi al lettore oppure le tue storie sono narrazione pura?


Le mie storie sono di certo pure, e proprio per quello lanciano messaggi. Per forza di cose. La scrittura, così come tutte le forme d'arte, ha ragione di esistere nella condivisione delle cose che ci ossessionano. Oltre all'amore, di cui dicevo prima, c'è sempre la paura: che si può considerare, lo dico spesso: la madre di tutte le emozioni. Quando siamo molto spaventati, i sensi sono più attivi, tutti quanti… soprattutto il sesto. Per arrivare a un compromesso accettabile fra il nostro batticuore e il desiderio di essere felici, occorre trovare delle risposte. Così il messaggio diventa inevitabile. Dopodiché gli scrittori (veri e puri) lo mettono in una bottiglia e lo affidiamo al torrente che scorre, perché risalga faticosamente e dolorosamente verso gli orsi cattivi. La speranza è che giunga in cima alla montagna alla faccia di tutte le controcorrenti del mondo.


- Il tuo ultimo libro è anche uno spettacolo. Parlacene.


Io ho sempre eseguito dei reading musicali per presentare i miei romanzi. Concerti di parole, li definisco: performance legate alle colonne sonore che metto sempre in ogni libro, retaggio del mio passato di musicista… In occasione della pubblicazione del Cerchio muto, ho voluto spingermi oltre. Un reading live vero e proprio (Redivivo mi piacerebbe chiamarlo…) dove diverse forme artistiche tradurranno e celebreranno parti del romanzo. L'idea è quella di destrutturalizzare la storia e interpretarla di nuovo. Così ci sarà un gruppo di musicisti: I Propexy, che interpreteranno i Mastema (il gruppo musicale fantasma che vive sempre nei miei libri). Poi ci sarà una cantante lirica: Katia Natalini. Le coreografie della scuola di ballo di Annadora Scalone. Gli attori del Teatro presenza con la direzione di Graziano Ferrari. Le immagini della regista Valentina Bertani. E dulcis in fundo: le scenografie della scuola Perlarte di Roberta Denti. Dati i temi trattati nel romanzo e conseguentemente anche nello spettacolo, mi piacerebbe coinvolgere Licei e Università, per arrivare ai giovani, e di conseguenza anche ai non giovani… A tutti. Insomma, ci sarà da divertirsi.


- L'Editrice Nord è un bel punto di arrivo. Mi pare che raramente pubblica autori italiani. Buon segno?


Potrebbe essere un buon segno. Soprattutto se Il Cerchio muto avrà il successo che sperano (che speriamo, eh!). Dato il momento, però… Con tutti questi segni di catastrofi incombenti e disastri finanziari e non, con la fottuta e celebratissima crisi economica e il crollo del valori. L'unico segno che ci rimane da fare… è quello della croce. Ma sempre comunque protesi nella corrente, dentro e fuori dal cerchio. In fuga dal silenzio.

Ringraziamo Gianfranco Nerozzi e auguriamo al suo nuovo romanzo il successo che merita.

Gordiano Lupi

 

 
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