Ben
Pastor e i suoi personaggi
di
Renzo Montagnoli
Ci
sono romanzi storici e romanzi di ambientazione storica, laddove
questi ultimi presentano la caratteristica di aver il personaggio
principale di pura creatività, che si muove e opera in un ambiente
proprio di un determinato periodo, con eventi effettivamente accaduti
e in presenza di coprotagonisti realmente esistiti. Penso che appaia
evidente come nel secondo caso le possibilità di dare vita a
parecchie trame sia indubbiamente superiore, trame che possono
assumere anche un carattere giallo. Non è un caso quindi se Ben
Pastor ha una vasta produzione di romanzi di ambientazione storica.
Nonostante
il nome non siamo in presenza di uno scrittore, ma di una scrittrice,
perché Ben Pastor è lo pseudonimo "d´arte" di Maria Verbena
Volpi all´anagrafe italiana (è nata a Roma il 4 marzo 1950) e di
Maria Verbena Volpi Pastor per l´anagrafe americana. Ultimati gli
studi in Italia va a vivere negli Stati Uniti dove conosce e sposa un
ufficiale dell´aviazione militare di lontane origini basche e che
di cognome fa Pastor, cognome che legalmente aggiunge al suo. Se il
marito è un militare, lei invece insegna Scienze locali presso
diverse università, scrivendo nel tempo libero saggi di diverse
tematiche e racconti di trama giallo-storica, ma è solo nel 2000 che
esce il suo primo romanzo, Lumen, con protagonista un militare
dei servizi segreti dell´esercito tedesco di nome Martin Von Bora.
Si tratta del primo di una corposa serie che ha incontrato notevoli
favori nel pubblico dei lettori, sia per le caratteristiche del
protagonista, sempre combattuto fra i tormenti della sua coscienza di
uomo e il senso del dovere proprio del militare; non è un eroe, ma
non è nemmeno un vigliacco, è invece un essere umano che cerca di
risolvere dei misteri, di venire capo ai casi che gli vengono
affidati e che spesso lo mettono in notevole pericolo. Al di là
della trama sempre interessante questi romanzi si contraddistinguono
per le capacità dell´autrice di avvincere, con un ritmo sempre
serrato, una descrizione, attenta, ma non pedante dell´ambiente, e
una costante analisi psicologica dei personaggi, il tutto
accompagnato da uno stile snello che porta a una lettura per nulla
affaticante, anzi molto piacevole. Fino a oggi la serie è costituita
da tredici opere (Lumen, Luna bugiarda, Kaputt Mundi, La canzone
del cavaliere, il morto in piazza, La Morte, il Diavolo e Martin
Bora, La Venere di Salò, Il Signore delle cento ossa, Il cielo di
stagno, La strada per Itaca, I piccoli fuochi, La notte delle stelle
cadenti e La sinagoga
degli zingari). Abituati alla crudeltà dei soldati tedeschi
manifestatasi in tantissime occasioni nel corso della seconda guerra
mondiale, una figura come l´ufficiale dell´Abwehr Martin von
Bora, combattuto nel suo dilemma, in cui cerca sempre di conciliare
l´umanità propria con il dovere del soldato, costituisce
indubbiamente un elemento ampiamente positivo per destare l´interesse
del lettore.
Ben
Pastor usufruisce di notevoli capacità creative, perché nel mentre
scrive i romanzi di questa serie, oltre a dar vita a numerosi
racconti pubblicati in antologie collettive, provvede alla stesura di
altre prose lunghe, sempre con l´intenzione di dar vita a nuovi
cicli con protagonisti diversi. E´ così che nascono i personaggi
di Karel Heida e Solomom Meisl, di cui il primo è un Tenente dei
Lancieri che si dedica a investigazioni e il secondo un ginecologo
ebreo. I due sono amici e costituiscono una sorta di Scherlock Holmes
e dott. Watson della Cecoslovacchia con ambientazione durante la
Grande Guerra; questa volta però i protagonisti non sono indovinati
e l´autrice sembra annaspare per cercare di accattivare il pubblico
dei lettori, ma evidentemente non ci riesce, perché dopo l´uscita
del primo (I misteri di Praga) e del secondo (La camera
dello scirocco, pubblicato questo nel 2007) la serie si
interrompe per non essere più ripresa.
Diverso
è invece il caso di Elio Sparziano, altro personaggio che ha creato
e che opera nell´impero romano agli inizi del IV secolo d.C.; al
riguardo mi preme far notare che un Elio Sparziano è esistito
veramente, ma era solo uno scrittore, mentre nella fantasia di Ben
Pastor è anche un militare di alto grado che svolge indagini su
crimini non solo del presente, ma anche del passato. Questa nuova
serie è particolarmente fortunata, perché incontra subito il favore
dei lettori, tanto che al primo (Il ladro d´acqua) ne
seguono altri 5 (La Voce del fuoco, Le vergini di pietra, La
traccia del vento, La grande caccia, La morte delle Sirene) con
l´ultimo che è uscito nel 2023.
Ce
ne saranno degli altri? Non lo escludo, perché nonostante la non
certo fresca età, Ben Pastor ha dimostrato più volte di essere in
possesso di una effervescente vena creativa, tanto che spero che le
avventure di Elio Sparziano possano continuare, perché, ferme
restando le capacità dell´autrice, si tratta di un protagonista di
interesse ancora superiore a quello di Martin von Bora. E´ un uomo,
fedele servitore dei suoi imperatori, ma che combatte, rischiando
parecchio, sempre per arrivare alla verità, un ciclope quasi, ma con
caratteristiche e debolezze umane, come un amore che gli è sfuggito
e di cui ogni tanto si sovviene con rimpianto.
Prima
di concludere mi corre l´obbligo di evidenziare una cosa: i romanzi
di questa autrice, oltre a costituire dei piacevoli passatempi,
dicono qualcosa, finiscono con l´entrare in noi, e di questi tempi
di trionfante banalità non è certamente poco.