La
doppia spirale – Massimiliano Cardella –
0111 Edizioni – Pagg. 150 – ISBN 9788893703390
-Euro 15,00
Un
ottimo giallo
Appassionante
e geniale: se qualcuno mi domandasse di riassumere in due sole parole
il romanzo “La doppia spirale” di Massimiliano Cardella,
ecco quelle che utilizzerei! In fin dei conti, che altro si chiede in
genere a un buon giallo perché possa essere considerato tale,
se non di saper coinvolgere e stupire il lettore? Se poi a ciò
si unisce una scrittura curatissima sotto ogni aspetto, allora ci
troviamo di fronte a un ottimo giallo.
Pubblicato
lo scorso anno dalla ZeroUnoUndici Edizioni, questo libro, che mette
insieme forma e sostanza di alta qualità, si presenta fin
dalle prime pagine come un'opera davvero eccellente. E non è
cosa di poco conto, considerata la superficialità (anche
linguistica) spesso riscontrabile di questi tempi. Di grande talento
si rivela la penna dell'autore che dà vita a una trama che, in
più punti, offre veri e propri colpi da maestro.
Una
New York ricca tanto di luci e colori quanto di ombre fa da sfondo
alla vicenda che prende avvio da un incidente d'auto in tarda ora per
poi proseguire attraverso la successione di capitoli mirabilmente
strutturati; anche i personaggi risultano molto ben caratterizzati,
da quello che appare come il protagonista a quelli per così
dire secondari, tutti perfettamente funzionali alla storia narrata.
Il caso di Tuesday, l'astutissimo serial killer che firma delitti di
macabra violenza ai danni di donne sole, sa tenere banco in modo
avvincente e spettacolare, mentre la realtà s'intreccia e si
confonde, a insaputa di chi legge, con una dimensione non meno reale
che si svelerà soltanto nell'inatteso e originale colpo di
scena finale, segno inequivocabile di una scrittura matura e dalle
solide basi che non lascia nulla all'improvvisazione e che dimostra,
in definitiva, come non sia necessaria la spettacolarizzazione
eccessiva e quasi morbosa del sangue su cui puntano alcuni, con tanto
di dettagli truci, per conquistare i lettori: è tutto il resto
che fa la differenza.
Laura
Vargiu
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