Black
angel – Franco Porchetti – 0111 Edizioni –
Pagg. 134 – ISBN 9788893703666
– Euro 14,00
Un
caso di omicidio del 1947
Ci
porta negli Stati Uniti di fine anni Quaranta il bel romanzo “Black
Angel”, pubblicato all'inizio di questo 2020. L'autore, Franco
Porchetti, attivo nel mondo della scrittura già da diversi
anni anche come ghost writer, ha dato vita a un noir ben strutturato
e coinvolgente che sa incuriosire e catturare il lettore fin dalle
prime battute.
La
vicenda narrata, in effetti, colpisce subito per la sua ambientazione
geografica e temporale – la Los Angeles del 1947 – e
ruota intorno a un efferato caso di omicidio che si verificò
realmente e di cui resta traccia nei rapporti ufficiali della polizia
e nella stampa dell'epoca. Non a caso, la voce narrante del romanzo è
quella di un giornalista di cronaca nera che, all'indomani del
ritrovamento del corpo orrendamente mutilato di una giovane e
bellissima donna, inizia a svolgere una propria indagine parallela a
quella della polizia, scavando nel passato della vittima anzitutto
attraverso una serie di lettere reperite inaspettatamente.
Spregiudicato e abile a muoversi tra la redazione e le scene del
crimine, nonché a ottenere utili informazioni dagli stessi
ambienti investigativi, quello del protagonista si rivela un
personaggio piacevole da seguire e molto ben costruito, al pari di
quello di Angela Frost, la ragazza assassinata, soprannominata nel
suo quartiere “Black Angel” e oggetto del desiderio di
numerosi uomini, persino particolarmente altolocati; insomma, una
"femme fatale" in piena regola a cui certi giochetti di
seduzione sono infine risultati fatali, e non solo a lei.
Lettura
scorrevole e stile narrativo coinvolgente, per non parlare della
qualità di scrittura davvero impeccabile. Psicologia, erotismo
e anche umorismo, addirittura alti riferimenti letterari, vengono
dosati dall'autore con grande bravura in queste pagine. Ho apprezzato
molto il romanzo; soltanto alla fine il modo di svelare l'ultimo
mistero mi è parso un po' frettoloso, cosa che, tuttavia, non
impedisce di valutare l'opera più che positivamente.
Laura
Vargiu
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