Al
limite del sogno – Carlotta Amerio - 96
rue de La-Fontaine - ISBN 9788893990035
– Euro 14,00
Al
limite del sogno, Edito da 96 rue de-La-Fontaine Edizioni, è
il romanzo d’esordio di Carlotta Amerio e narra le vicende di
una giovane universitaria, un’anima tormentata che lotta con i
fantasmi del passato.
Un
passato che riaffiora dopo anni di silenzio sotto mentite spoglie,
sono incubi che “urlano” sempre più forte nei
sogni della protagonista sino a portarla sull’orlo di un
precipizio.
Che
cosa accade quando una violenza riaffiora prorompente nella coscienza
della vittima?
La
rappresentazione della vita universitaria soprattutto nelle
condivisioni è amplificata dai disagi giovanili, che racconta
un oggi, (come un ieri e sicuramente un domani, purtroppo) è
minuziosa e realistica.
La
droga, come l’ingabbiamento della volontà nella mente è
un argomento che tocca corde angoscianti, ma che accompagna epoche
giovanili da sempre.
L’autrice
ha la capacità di narrare tutto ciò con grande
maestria, trascinando il lettore nelle inquietudini della
protagonista, cosa da non dare per scontato nella riuscita.
Al
limite del sogno è un thriller psicologico che riesce a
penetrare nel profondo dell’anima umana riportando a galla
vicende, che mai si potranno interrare, senza che lascino un segno
indelebile sulla psiche.
Un
libro che ho divorato, tanto non riuscivo a staccarmene e oggi a
distanza di mesi ancora lo ricordo perfettamente. Lo stile narrativo
di Carlotta Amerino è fluente, diretto e senza orpelli.
Il
finale mi ha stretto una morsa al cuore.
Citazioni
tratte da: Al limite del sogno di Carlotta Amerio
…attraverso
il bacio, ci sia concesso di guardare per un momento infinitesimale
dentro l’anima di una persona. Se riusciamo a cogliere
quell’essenza, possiamo comprenderla, percepire quello che
prova…
Do
you know where the power lies? It starts and it ends with you. (Sai
dove si trova l’energia? Inizia e termina con te.) 11th hour
dei Rancid
What
the hell am I doing hare? I don’t belong here. I don’t
care if it hurts, I want to have control. (Che cosa diavolo ci faccio
qui? Non appartengo a questo luogo. Non mi interessa se fa male,
voglio avere il controllo.) Creep dei Radiohead
Sai,
il mondo dell’eroina è molto egoistico. La gente ti
cerca soltanto se ha bisogno di qualcosa; altrimenti, si dimentica
della tua esistenza. La roba anestetizza e basta: non crea certo
empatia tra i tossici.
Forse
tutti noi avremmo dovuto imparare ad affrontare i problemi e a
parlare faccia a faccia. Sembrava la trama di una telenovela. Tutti
sapevano tutto, tranne i diretti interessati, e il dialogo avveniva
tramite persone terze, creando rabbia e incomprensioni.
…la
vita non è un’equazione matematica e due negativi non
generano un positivo.
Senza
aggiungere altro, mi abbracciò. Sentivo le sue lacrime calde
che mi bagnavano il collo. Eravamo due naufraghi che si tenevano
stretti l’uno all’altro, mentre tutto intorno a loro
affondava.
«Ti
voglio. È da quella volta che ci siamo trovati a parlare sulle
scale di casa mia, che sogno questo momento».
E
io che lo vedevo soltanto come un amico! Eppure, in quel momento,
quello che provavo per lui era un sentimento tutt’altro che
amichevole. Era un istinto quasi animale al quale non riuscivo, e
nemmeno volevo, più resistere. A mia volta sfilai i pantaloni
e lasciai che montasse su di me, infilandomi dentro il suo pene
eretto e duro. Gemetti, in balia dell’estasi dei miei istinti,
mentre, con i fianchi, assecondavo i suoi movimenti, cercando di
sentirlo sempre più in profondità. Lui spingeva più
forte, in maniera quesi disperata, e io percepivo la sua virilità
crescere e pulsare dentro di me. Volevo sentirlo esplodere. Volevo
esplodere con lui, come due stelle comete che si schiantano al centro
dell’universo. Non avevo mai provato un piacere così
intenso, né mi ero mai sentita così libera, priva di
inibizioni.
Non
provavo più la beatitudine dei primi tempi: ormai il piacere
era soltanto quello di liberarsi dalle oppressioni fisiche e mentali
che l’eroina stessa mi provocava.
Katia
Ciarrocchi
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