Taglia
e cuci – Marjane Satrapi – Lizard –
Pagg. 140 – ISBN 9788817029193
– Euro 13,00
Chiacchiere
tra signore
Adoro
Marjane Satrapi, i suoi disegni dal tratto asciutto e deciso, i suoi
testi arguti e imprevedibili. Fin dai tempi di “Persepolis”
leggo molto volentieri questa fumettista iraniana, ormai da anni
residente in Francia, e trovo le storie che racconta, anzitutto la
sua, di raro incanto.
Anche
“Taglia e cuci”, pur non avendo l’ampio respiro
dell’opera sopraccitata che le diede fama internazionale, si
rivela una bella conferma, regalandoci un vivace spaccato della
Teheran di inizio anni Novanta, quando l’autrice non si era
ancora trasferita definitivamente in Europa. Un pomeriggio tra donne,
riunite davanti a una tazza di tè, diventa occasione per un
intenso scambio di confidenze, opinioni e tanti (troppi)
pettegolezzi. Naturalmente, qualsiasi presenza maschile viene bandita
da simili riunioni femminili.
“Sparlare
degli altri è tonificante per il cuore…”, afferma
sicura del fatto suo la nonna della Satrapi, grande protagonista
anche in queste tavole. Di certo, le chiacchiere mettono di buonumore
e ognuna delle presenti finisce per raccontare di sé o di
parenti e amiche. Non sorprendono gli argomenti trattati: amore e
disinnamoramento, matrimonio e divorzio, sesso a non finire; il tutto
senza pudori di sorta né falsi moralismi. Nessuna meraviglia:
del resto, perché le donne musulmane non dovrebbero parlare in
privato anche di tutto questo?
Insomma,
proprio un bel libro a fumetti che ci propone una realtà ben
lontana dal nostro immaginario, nel caso specifico dell’Iran,
dominato da ayatollah barbuti (dinnanzi ai quali, all’occorrenza,
corriamo a coprire per pudore artistici nudi marmorei) e donne
imprigionate nel lutto perenne del chador.
Laura
Vargiu
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