Storia
di Irene – Erri De Luca – Feltrinelli –
Pagg. 109 – ISBN 9788807886041
– Euro 6,50
Racconti
tra il fantastico e il reale
Un
racconto - al di là della vicenda narrata quasi inverosimile -
forse non eccezionale, ma che comunque si presta a una lettura
anzitutto scorrevole, piacevole e, a tratti, non priva di qualche
nota poetica di grande profondità. Colpisce molto la figura
della giovane protagonista, figura "anfibia" che si divide
tra terra e mare, sullo sfondo di una piccola isola greca e di un
angolo del Mediterraneo, già di per sé affascinante e
carico di miti antichi, in cui i delfini accolgono nel loro mondo,
ancor meglio degli esseri umani, la piccola orfana.
In
verità, più della "Storia di Irene", ho
apprezzato ancor di più gli altri due racconti brevi racchiusi
in questo stesso volumetto: "Il cielo in una stalla" e "Una
cosa molto stupida": il primo è ambientato tra Sorrento e
Capri sullo sfondo della seconda guerra mondiale ancora in pieno
svolgimento con tutti i suoi orrori, attingendo alle memorie
familiari dello scrittore medesimo; il secondo, a mio parere ancor
più bello e toccante, trova invece ambientazione in una Napoli
dove miseria e fame si rivelano spietate, mettendo in scena il dramma
di un uomo anziano, magro e senza denti che ormai per la propria
famiglia, insieme a cui abita, finisce per rappresentare soltanto un
peso che sottrae risorse. Un bellissimo racconto, quest'ultimo, nel
quale, malgrado il freddo pungente dell'inverno e complice una noce
piovuta dal cielo, un po' di sole dona l'ultimo, insperato respiro di
felicità.
Laura
Vargiu
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