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  Letteratura  »  Poesie future, di Carla Malerba, edito da puntoacapo e recensito da Gemma Mondanelli 28/03/2023
 
Poesie future – Carla Malerba - puntoacapo – Pagg. 56 – ISBN 978-88-6679-252-9 – Euro 12,00



Postfazione



Ho letto più volte le poesie della nuova raccolta di Carla Malerba, perché sono curiosa non soltanto dell’oggetto-poesia finale, il prodotto confezionato dall’ingegno, dalla sensibilità, dalla minuziosa e determinante ricerca di una parola appropriata al sentire della poetessa, quanto appunto del viaggio verso questo suo sentire quotidiano tormentato e bello, di quel suo fotografare la realtà interiore ed esteriore, di quel guizzo di stupore che la induce a mettere sulla carta in un atto di creazione, il suo alito poetico.

Come altre volte ho avuto modo di scrivere, quella dell’autrice è un’abitudine alla poesia, un pensare in maniera poetica per poi salvare con sapiente maestria sulla carta questi suoi pensieri. Così anche in questa raccolta il lettore l’accompagna nei suoi itinerari quotidiani, quando la luce illumina i suoi paesaggi, quando la sera riveste di ombre le immagini della sua vita e le trasforma in allusioni sentimentali, in speranze, in sconfitte, in ricerche garbate e tenaci di felicità o di amore: “La sera con la sua dolcezza/ ingombra l’animo di pace/ si annullano grida e clamori/…Noi qui/siamo sospesi/ come finestre spalancate nella notte”.

Benché spesso non sia manifesto il destinatario di queste liriche, tuttavia ci si sente personalmente coinvolti, come se la poetessa leggesse nell’animo del suo lettore e parlasse a lui di lui stesso.

Così è perché ognuno di noi, nonostante la specificità del proprio essere, attinge a quella universalità di immagini vive che ha dentro, ma magari non sa esprimere in quella maniera puntuale ed evocativa di emozioni vissute forti e profonde.

È questa la preziosità del lavoro dei poeti: saper cogliere quella adesione con il mondo esterno, con tutto quello che accade, analizzando le emozioni assolute che si colgono in un attimo nel volo di un verso, nella fotografia di una strofa e che creano connubio intenso fra poeta e lettore e creano anche nel lettore l’impressione di essere poeta: “Ci facevate foto segnaletiche/ la mattina allargava il silenzio/ nelle baracche-case/Oh dov’era quella dei giochi e dei bocconi d’amore?”

Non si potrebbero esprimere meglio certe immagini di giorni vissuti, certi colori nell’anima immobile davanti a se stessa, consapevole dei propri limiti, ma anche dei propri desideri e delle proprie ansietà di salvezza: “Tu sei / dove nulla si perde del vissuto/ e di vissuti diversi ti alimenti.”

La poetessa ha trovato questo suo modo di capirsi e di capire quello che la circonda, l’amore per la parola conduce a una positiva sazietà di immagini: “Mi sfugge/ l’essenza del tuo sguardo arcano/ragazza che sei me/ nel protratto tempo delle attese.”

L’autrice odia la povertà dei segni, l’alfabeto della vita va conosciuto e il linguaggio della poesia è quello più adatto ad esprimerlo.

Tutto l’universo è poesia che si diffonde in una musica cosmica. Questo Carla Malerba certamente lo sa e con tenacia e amore dipana la matassa dei suoi pensieri fino a creare anche in questa sua ultima raccolta, breve, ma preziosa, una testimonianza di quella armonia che ci consola e si tinge di azzurra lontananza.


Gemma Mondanelli




Gemma Mondanelli vive e lavora ad Arezzo, la sua città. Critica letteraria ha recensito molti autori e autrici sia in ambito narrativo, sia poetico.

È Vicedirettrice della rivista “Essere”, periodico del Centro di solidarietà di Arezzo e cura le rubriche Inchiesta e La pagina dello scrittore-Profili d’autore.


 
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