La
camera azzurra – Georges Simenon –
Adelphi – Pagg. 153 – ISBN 9788845917868 - Euro
15,00
Storie
di ordinaria infelicità
Siamo
convinti che “La camera azzurra” di Georges Simenon
(Adelphi, pp.153, euro 12, traduzione di Marina Di Leo) sia uno dei
più interessanti “noir” che ci sia data
l’opportunità di leggere. Ambientato nella
provincia francese, incontriamo un amore extraconiugale, per molti
versi assurdo. La camera azzurra, che dà il titolo al romanzo,
ospita due amanti, famelici, lascivi, che dopo l’atto d’amore,
intraprendono un dialogo assurdo. Andrée chiede a Tony se la
moglie, Gisèle, sia al corrente della loro storia. Lui
risponde di non crederlo. Lei controbatte se ne è sicuro. “Ti
piacerebbe passare con me il resto della tua vita? chiede all’amante
la famelica Andrée. Tony, incauto, afferma di sperarlo,
ignorando di prevedere la sua condanna a morte. Prendevano tutte le
precauzioni prima di fermarsi in quella stanza, parcheggiando in
luoghi separati, entrando uno alla volta. Eppure, il diavolo non
tardò a metterci la coda. Tony Falcone era un italiano figlio
di poverissimi emigranti. Nella provincia francese aveva fatto
fortuna, proprietario di un’officina meccanica bene avviata.
Dal matrimonio con la tranquilla e assennata Gisèle, era nata
Marianne, una bambina molto graziosa. Tony si concedeva qualche
scappatella, ma la relazione con Andrée stava diventando più
seria e pressante di quanto lui stesso potesse credere. L’amante
aveva un marito cagionevole di salute. Per porre un po’ di
tregua agli appuntamenti nella camera azzurra, Tony prede la
decisione di trascorrere una vacanza al mare con la moglie e la
bambina, ritenuta gracile e bisognosa di maggiori cure. Nicolas, a
causa di un attacco epilettico, una brutta notte muore. Andrée
comincia subito ad avanzare delle pretese tormentando l’amante,
divenuto sfuggente, inviandogli lettere anonime. La polizia comincia
seriamente ad indagare, chiedendo a Tony notizie sulle lettere
anonime che lui si ostina a negare di aver ricevute. Tony sospetta
che Nicolas sia stato ucciso dalla moglie, tanto che deve assumere un
avvocato difensore per tentare di uscire da questa losca storia che
lo turba sempre più. Tony prende la decisione di vendere la
sua molto ben avviata attività ad un certo Garcia, per
allontanarsi da quei luoghi e soprattutto dalla pericolosa Andrée.
L’epilogo
dello sconvolgente romanzo è più che imprevedibile.
Teniamo a sottolineare che nel volgere di poche pagine l’Autore
ci fa precipitare dentro un mondo di indescrivibile ordinaria
infelicità piccolo borghese.
Il
critico letterario Mario Fortunato scrive: “Di recente in
Inghilterra e Stati Uniti qualche sciocco si è scandalizzato
che Simenon sia entrato a far parte della Pléiade. Lo
inviterei a leggere subito ‘La camera azzurra’ “.
La chambre bleu apparve a stampa nel 1964. Attraverso la memoria di
Tony e i suoi interrogatori nel corso dell’istruzione, Simenon
ci racconta con il suo inconfondibile stile, rapido asciutto e
sensuale la storia di una passione vorace che non arretra nemmeno di
fronte al delitto.
Grazia
Giordani
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