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  Letteratura  »  Il mondo di Sofia, di Jostein Gaarder, edito da Tea e recensito da Katia Ciarrocchi 30/07/2023
 

Il mondo di Sofia - Jostein Gaarder - Tea - Pagg. 548 - ISBN 9788850252367 - Euro 14,00



"Il mondo di Sofia" di Jostein Gaarder è un romanzo filosofico che esplora le grandi domande dell´esistenza umana attraverso la storia di una ragazza di quindici anni, Sofia Amundsen.
La storia inizia quando Sofia riceve una misteriosa lettera senza mittente, che le chiede "Chi sei tu?". Da quel momento, Sofia inizia a ricevere altre lettere ancora più strane, che contengono domande sulla natura della realtà e dell´universo. Inizia così un viaggio di scoperta, che la porterà a conoscere la storia della filosofia, dalle antiche civiltà greche fino ai giorni nostri.
Attraverso questo viaggio nel tempo e nello spazio, Sofia incontrerà grandi filosofi:
Socrate, un filosofo che mette in discussione la conoscenza umana e invita gli individui a esaminare le loro credenze e conoscenze per scoprire la verità. Aristotele, viene descritto come un filosofo che studia la natura e le scienze, esplorando la nozione di causa ed effetto e l´essenza dell´essere.
Cartesio, viene presentato come il fondatore della filosofia moderna e del metodo scientifico, sostenendo l´importanza della ragione e della logica nella scoperta della verità. Kant, propone una teoria dell´etica basata sulla ragione e sulla morale universale, sostenendo che ogni individuo ha il dovere di rispettare gli altri e di perseguire la felicità. Marx, infine, esplora le dinamiche economiche e sociali del mondo, proponendo una teoria del materialismo storico e dell´economia politica, che sostiene l´importanza dell´uguaglianza e della giustizia sociale.
Attraverso questi incontri, Sofia acquisisce una visione più ampia e profonda del mondo e dell´umanità, apprendendo importanti lezioni sulla vita, la morte, l´amore, l´essere umano e il significato dell´esistenza stessa. Inoltre, il libro invita il lettore a riflettere sulla propria visione del mondo e a esaminare le proprie credenze e valori alla luce della filosofia e della storia.
Il libro è scritto in modo accessibile anche se affronta temi complessi come l´ontologia, l´epistemologia, l´etica e la politica, lo fa attraverso un linguaggio semplice e diretto.
Jostein Gaarder nel libro presenta la natura come una parte essenziale dell´esistenza umana e la descrive in modo poetica e suggestiva. Ad esempio, Gaarder descrive un fiordo norvegese come un luogo che sembra fuori dal tempo e dall´immediato, dove il cielo e l´acqua si confondono e la luce del sole riflette sull´acqua creando una magia senza tempo. Inoltre, Sofia e il suo amico Alberto Knox ammirano le stelle e i pianeti nel cielo notturno, che diventano un simbolo della grandezza e della maestosità dell´universo.
Il romanzo esplora la relazione tra l´umanità e la natura, evidenziando l´importanza di preservare e proteggere l´ambiente naturale. Sofia e Alberto discutono della necessità di rispettare il mondo naturale e di vivere in armonia con esso, riflettendo sul modo in cui l´umanità ha spesso distrutto gli ecosistemi e le specie animali.
Gaarder invita il lettore a riflettere sulla propria relazione con il mondo naturale e sulla necessità di proteggerlo per le generazioni future.
Consiglio "Il Mondo di Sofia" perché è un libro che unisce abilmente la narrazione romanzesca alla storia della filosofia, rendendo la lettura interessante e coinvolgente per i lettori di ogni età e background culturale.


Citazioni tratte da: Il mondo di Sofia di Jostein Gaarder

...l´unica cosa di cui abbiamo bisogno per diventare buoni filosofi è la capacità di stupirci...

un filosofo conserva la pelle delicata di un bambino per tutta la vita.
Adesso devi scegliere, cara Sofia. Sei un bambino che non è ancora riuscito ad «abituarsi al mondo»? O sei un filosofo che giura di non abituarsi mai?

...niente può essere creato dal niente...

Così era arrivato alla conclusione che la terra è piena zeppa di minuscoli, invisibili «germi di vita».

Secondo Anassimandro, il nostro è solo uno dei molti mondi che nascono da qualcosa e muoiono in qualcosa che egli chiamò ápeiron, cioè «infinito» o «illimitato».

Parmenide sostiene che tutto ciò che esiste è sempre esistito. Un´affermazione del tutto normale per i greci, i quali davano quasi per scontato che tutto quello che esiste al mondo è eterno.

La storia del pensiero è simile a un dramma in più atti.

Il vero sapere porta al giusto agire

... per Socrate è impossibile essere felici se si agisce contro le proprie convinzioni.  E chi sa come diventare un uomo felice cerca anche di diventarlo. Per questo chi sa che cosa è giusto agisce anche in modo giusto.

Sulle ali dell´amore l´anima vuole volare «a casa», nel mondo delle idee. Questo la libererebbe dalla prigione del corpo.

Eppure molti individui sono soddisfatti della loro vita tra le ombre e non pensano che debba esistere qualcosa che le produca. Credono che le ombre siano tutto quello che esiste: non capiscono che in realtà sono soltanto ombre. Agendo così, dimenticano anche che la propria anima è immortale.

Che cosa è necessario perché un essere umano viva felice la propria vita? Posso rispondere in breve: l´essere umano è felice solo quando si serve di tutte le sue capacità e di tutte le sue possibilità.

Come per Eraclito, anche per gli stoici tutti gli uomini partecipano della stessa ragione del mondo, o lógos; secondo loro, inoltre, ogni essere umano è un mondo in miniatura, un «microcosmo» che è riflesso del «macrocosmo».

Lo stoico Seneca (4 a.C.-65 d.C.) disse alcuni anni più tardi che l´uomo è per l´uomo qualcosa di sacro, affermazione che diverrà il motto di tutto l´umanesimo.

«Il più terribile dei mali, dunque, la morte», diceva semplicemente Epicuro, «non è niente per noi, dal momento che, quando noi ci siamo, la morte non c´è, e quando essa arriva, noi non siamo più.» (In effetti, Sofia, nessun essere umano ha mai sofferto per il fatto di essere morto.)

Una volta un mistico indiano disse: «Quando esisteva il mio io, non esisteva Dio. Adesso esiste Dio, e io non esisto più».

Il mistico cristiano Angelus Silesius (1624-1677) affermò: «Oceano diventa ogni goccia quando raggiunge l´oceano, e così l´anima diventa Dio quando raggiunge Dio».

... fare solo un pezzo di strada non significa sbagliarla del tutto...

«Ma la vita è triste e solenne. Ci fanno entrare in un mondo meraviglioso, ci incontriamo, ci salutiamo e percorriamo la stessa strada per un pezzo, poi scompariamo nel medesimo modo assurdo e improvviso in cui siamo arrivati.»

«Della vita, Sofia. Non so quante volte fu ripetuto nel corso del Seicento che ´la vita è un teatro´, ma, ti assicuro, tante. Il teatro moderno si sviluppò proprio in questo periodo, con tutte le sue macchine teatrali e le sue scenografie. In teatro si costruiva un´illusione, per poi svelare alla fine che tutto quanto era successo sulla scena non era altro che un´illusione. In questo modo il teatro divenne l´immagine della vita umana nella sua generalità. Il teatro poté mostrare che ´la superbia partì a cavallo e tornò a piedi´, offrendo così una rappresentazione impietosa della miseria umana.»

«In Come vi piace afferma: ´Tutto il mondo è un palcoscenico, e gli uomini e le donne sono soltanto attori che hanno le loro uscite e le loro entrate, e ognuno, nel tempo che gli è dato, recita molte parti...´ E nel Macbeth dice: ´La vita non è che un´ombra in cammino; un povero attore, che s´agita e si pavoneggia per un´ora sul palcoscenico e del quale poi non si sa più nulla. È un racconto narrato da un idiota, pieno di strepito e di furore, e senza alcun significato´.»

«Sì, come disse Amleto. Un giorno vaghiamo sulla Terra, il giorno dopo non ci siamo più.»

Lo stesso Shakespeare disse per esempio che siamo fatti della stessa materia di cui sono intessuti i sogni e che la nostra breve vita è circondata dal sonno.»

´Cos´è la vita? Follia. Cos´è la vita? Un´illusione, un´ombra, una finzione, e anche il bene più grande ha poco valore, perché la vita è un sogno...´

La mente è ´una specie di teatro dove le varie percezioni si mostrano, passano, ritornano, escono e si mescolano in una varietà infinita di atteggiamenti e situazioni´

«Secondo Freud il sogno è ´un appagamento camuffato di desideri rimossi´. Ciò che noi, oggi, camuffiamo può essere considerevolmente mutato da quando Freud era medico a Vienna. Tuttavia il meccanismo del camuffamento del contenuto onirico rimane lo stesso.»

...l´uomo è condannato a essere libero...

Che cos´è la coscienza? Non è forse il più grande mistero dell´universo? Che cos´è la memoria? Che cosa fa sì che noi «ricordiamo» tutto ciò che abbiamo visto e vissuto?
Grazie a quale meccanismo facciamo comparire come per magia sogni fiabeschi ogni notte?

«Sono d´accordo con te nel dire che è fortunata, ma chi vince alla lotteria la vita deve accettare come vincita anche la morte perché la sorte della vita è la morte.»



Katia Ciarrocchi



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