Il
porto sepolto - Giuseppe Ungaretti - Marsilio -
Pagg. 256 - ISBN
978883176674
- Euro 13,00
Di
che reggimento siete/fratelli? [...]"
Libro
molto ben curato che ripropone i testi della prima edizione in
assoluto de "Il porto sepolto" di Giuseppe Ungaretti
(1888-1970), pubblicata a Udine nel 1916 in sole ottanta copie,
mentre l'autore indossava la divisa militare e conosceva il fango
delle trincee della grande guerra.
Le
trentadue poesie di questa sua prima raccolta, infatti, fanno
esplicito riferimento al conflitto in corso, sebbene ci sia spazio
anche per altro, e la voce protagonista racconta il dramma e la
desolazione di quel preciso momento storico, ma anche un tenace
attaccamento alla vita e un senso di umanità che danno speranza
malgrado la guerra.
Quasi
una sorta di diario poetico che, come racconterà poi lo stesso
autore, racchiude l'esperienza del primo anno in trincea (1915-1916)
diventandone preziosa testimonianza, oltre che raccolta innovativa
sul piano stilistico e metrico. Le poesie, annotate su foglietti
sparsi, cartoline, margini di giornali che venivano infilati dentro
il tascapane, inizialmente non erano destinate ad alcun pubblico;
sarà poi l'interessamento da parte dell'amico ufficiale Ettore Serra
a portarle in stampa.
Rispetto
alla versione definitiva di queste poesie confluita poi nella grande
raccolta dell'intera produzione lirica di Ungaretti, "Vita d'un
uomo" (1969), esiste qualche differenza, più o meno marcata a
seconda dei testi, ma anche dalle pagine del 1916 affiora subito la
straordinarietà della scrittura in versi di un poeta a cui,
purtroppo, non venne mai assegnato il Premio Nobel per la
Letteratura.
"Di
che reggimento siete
fratelli?
[...]"
***
"Una
intera nottata
buttato
vicino
a
un compagno
massacrato
[...]
Non
sono mai stato
tanto
attaccato
alla
vita"
***
"[...]
L'aria
è crivellata
come
una trina
dalle
schioppettate
degli
uomini
ritratti
nelle
trincee
come
lumache nel loro guscio
[...]"
(G.
U.)
Laura
Vargiu
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