The
turnglass. La clessidra di
cristallo - Gareth Rubin - Longanesi - Narrativa -
Pagg. 468 - ISBN 9788830461307 - Euro 18,60
«Leggi
una storia, poi giri il libro e ne trovi un´altra che è una sorta
di immagine speculare della prima. Forse i personaggi sembrano molto
diversi, osservati da un diverso punto di vista.»
«Suppongo
di si.» (pag
40)
"The
Turnglass: La Clessidra di Cristallo" di Gareth Rubin è un romanzo
che ha catturato la mia attenzione fin dalla prima pagina,
soprattutto per la struttura narrativa diversa dal solito. L´autore
ci porta in un viaggio attraverso due epoche e due mondi intrecciati:
l´Inghilterra del 1881 e la California degli anni Trenta, entrambi
legati dalla misteriosa e corrotta dimora di Turnglass House.
La
storia si apre con il giovane medico Simeon Lee, che si trova
coinvolto in una serie di eventi oscuri e inquietanti mentre cura suo
zio, il parroco Hawes, presso Turnglass House nell´Inghilterra del
XIX secolo. Nel frattempo, nella California degli anni Trenta, la
famiglia Tooke, legata alla fabbricazione del vetro, è al centro di
un altro mistero, anch´esso legato a questa enigmatica
dimora.
Quello che rende "The Turnglass" veramente unico è
la possibilità per il lettore di scegliere da quale prospettiva
iniziare la storia: dalla parte blu, ambientata nell´Inghilterra
del passato, o dalla parte rossa, negli Stati Uniti più moderni.
Entrambe le narrazioni sono collegate in modo sottile e affascinante,
offrendo al lettore un enigma coinvolgente da risolvere.
L´autore
intreccia un´atmosfera gotica, surreale e macabra che richiama le
maestose dimore dell´Inghilterra dell´epoca. Immagina stanze
avvolte nell´ombra, corridoi silenziosi e personaggi dai segreti
inquietanti. Le descrizioni dettagliate ci immergono in questo mondo,
tenendoci sulle spine, come se fossimo ospiti indesiderati nella
misteriosa Turnglass House. E quando il romanzo ci trasporta nella
California degli anni Trenta, il vetro delle pareti riflette uno
stile più moderno e lineare, creando un contrasto affascinante tra
passato e presente.
Mentre leggevo `The Turnglass: La
Clessidra di Cristallo´, ho avuto l´impressione di viaggiare
attraverso due mondi distinti: La Londra del 1881, mi ha catturato
fin dalle prime pagine. Ho camminato per i corridoi bui di Turnglass
House, immaginando gli echi dei segreti nascosti tra le pareti.
Purtroppo, devo ammettere che la parte ambientata in California ha
perso un po´ di forza man mano che proseguivo nella lettura. Forse
il sole californiano ha sciolto parte del mistero che aveva avvolto
la dimora inglese. Nonostante un finale che è stato un po´
deludente, nel complesso il romanzo mi ha affascinato. La scelta di
iniziare dalla parte blu ha suscitato grande interesse e mi ha
trattenuto, come se fossi stata risucchiata in un vortice di enigmi e
segreti.
Credo che sia una lettura perfetta da fare sotto
l´ombrellone!
Citazioni
tratte da: The
Turnglass. La clessidra di cristallo di Gareth Rubin
«Crede
che siamo padroni del nostro destino, Simeon? Vedo che ne è
convinto. Be´ si sbaglia. Non siamo altro che giocattoli nelle mani
altrui.» (pag 163)
Il
tempo di grava addosso come un peso, quando è tutto quello che hai.
(pag 210)
«La
sofferenza mentale è la più dolorosa», disse Simeon mosso a
compassione. «Non oso immaginare.»
«Dicono
che col tempo ci si abitua a tutto.»
«Così
dicono.» (pag 219)
Credo
che si impari molto di più su una persona dai libri che legge
rispetto a dove trascorrere le vacanze o al quale casella spunta su
una scheda elettorale. (pag 27)
«Quando
sono importanti, i soldi?»
«Ci
sono cresciuto. Ne sono dipendente. Se me li togli, mi sbriciolo.»
(pag 39)
Katia
Ciarrocchi
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