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  Letteratura  »  Infinite jest, di David Foster Wallace, Edito da Einaudi e recensito da Siti 15/09/2024
 

Infinite jest - David Foster Wallace - Einaudi - Pagg. XI-1284 - ISBN 9788806232474 - Euro 22,00







Non si arriva mai troppo tardi a questo romanzo pubblicato per la prima volta nel 1996, neppure se lo si legge anni dopo il suo rinnovato successo dato dal ventennale, perché quello che si sa fin da subito, ovvero che si ha di fronte un´opera unica, nota e ambita - molti lettori infatti vorrebbero approcciarlo -, viene finalmente compreso, maturato intimamente; oltre ad avere questa conferma si matura anche la consapevolezza di avere di fronte un´opera profetica e al tempo stesso ancora valida al nostro tempo. La profezia, probabilmente nata dall´acutezza del giovane intellettuale capace di annusare la deriva antropologica del suo tempo, consiste nel rappresentare un edonismo malato, distruttivo, derivato da uno scenario di fondo che si alimenta di un´accanita attività umana la quale pare abbia come scopo il mercato generato dalla tossicodipendenza, dallo smaltimento dei rifiuti, dallo sport agonistico, dall´intrattenimento, dalla produzione filmica seriale, dall´egemonia economica dei grandi marchi e da tanto ancora che fatico a richiamare alla mente.
America di fine millennio, tristemente travasata ormai in tutto il mondo, complice la galoppata della globalizzazione ampiamente incentivata nel frattempo da Internet. Ecco perché l´opera profetica non perde mordente ma parla ancora, potenzialmente a tutti, nel 2024. Un esempio, poiché uno dei filoni principali che maggiormente mi ha interessato è quello dell´Accademia di Tennis, potrebbe essere la perfetta sintonia che si è creata tra i meccanismi dello sport agonistico vivisezionati nelle pagine del romanzo e una cronaca sportiva recente: il tentativo di annientare il nostro giovane Sinner con un´accusa di doping, davvero infamante, viste le contingenze che l´hanno generata. Le vicende sono risultate incredibilmente sincrone; ciò che ha scritto D. F. W, risulta ancora valido e non solo in riferimento al mondo tennistico. Sono rimasta impressionata anche dall´altro microcosmo che viene descritto, quello della comunità di recupero delle tossicodipendenze; notevole la capacità di descrivere i meccanismi della dipendenza, l´abuso delle sostanze, il carattere enciclopedico delle conoscenze tossicologiche dell´autore, anche se devo ammettere che è sfiancante l´uso costante delle note a cui si è sottoposti; spesso ci si ritrova ad avere riscontro dei nomi commerciali dei vari principi attivi e si rasenta la farmacologia.

Non solo mondi, anche i personaggi rimangono scolpiti nella mente; c´è l´imbarazzo della scelta: si può inseguire la storia di Joelle Van Dyne alias Madame Psychosis, un ragazza bellissima ma col viso coperto da un velo a nascondere chissà quale mistero, o tentare di entrare nella mente del regista James O. Incandenza, è autore di improbabili produzioni filmiche, di cortometraggi in verità non sempre distribuiti alla fruizione del pubblico e dai titoli ancora più improbabili, o ancora inseguire i passi del suo figlio più sfortunato, Mario.

Ci si può appassionare alla scoperta del sistema di intrattenimento escogitato, tutto fatto di visori e cartucce e lettori e si può cercare di capire il mistero di una produzione, Infinite Jest , l´ultimo film del regista James O. Incandenza, che incatena gli umani alla sua fruizione perenne fino alla morte.
Si può lentamente capire che le sottotrame poi convergono, il film è ricercato da persone molto potenti, e che tutto lo sforzo fatto per leggere 1300 pagine non porta purtroppo a possedere del tutto la trama che, ad una lettrice della mia tipologia, rimarrà per sempre un mistero, salvo andare a ricercare il lavoro di esigesi altrui. In ogni caso, non è concluso nessun filone narrativo e tutto rimane uno scherzo infinito.
Esperienza di lettura importante, la consiglio aldilà della piacevolezza, reca in sé un substrato meta letterario davvero geniale; apre a prospettive semiotiche molti interessanti ma che necessitano di analisi critica rigorosa, una bella sfida per chi avesse voglia di studiare l´opera più che leggerla.



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