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  Letteratura  »  Lettere a Milena, di Franz Kafka, edito da Mondadori e recensito da Katia Ciarrocchi 30/10/2024
 

Lettere a Milena - Franz Kafka - Mondadori - Pagg. 300 - ISBN 9788804736141 - Euro 12,50


Un Viaggio nel Cuore di Franz Kafka


Nelle pagine ingiallite di "Lettere a Milena", - tanto è il tempo che abita la mia pila della vergogna -, ho scoperto un mondo segreto, un intreccio di parole e sentimenti che mi ha avvolto come una nebbia mattutina. Franz Kafka, l´uomo dietro opere immortali, emerge qui come un essere vulnerabile, un´anima inquieta che si rivela attraverso ogni tratto di penna.
Le lettere sono frammenti di un cuore in tumulto, Kafka si apre, si svela e ogni parola è un grido di desiderio, un tentativo disperato di connessione. Milena Jesenská, giornalista e scrittrice ceca, è la destinataria di queste intense missive, e anche se le risposte sono rimaste nell´ombra, la sua presenta permea ogni riga. Attraverso gli occhi di Kafka, Milena diventa una figura affascinante, un faro nell´oscurità; lei è la musa, l´ispirazione, l´ancoraggio emotivo che tiene saldo il suo spirito tormentato. E mentre leggevo, ho sentito il loro palpito, ho visto le loro anime danzare sulle pagine.
Nelle parole di Kafka, ho potuto percepire la lotta contro la malattia, una tubercolosi che lo affliggeva sia fisicamente che mentalmente, ho sentito la sofferenza, ma anche la determinazione a trovare conforto e comprensione nella scrittura.
La ripetitività dei lamenti e delle riflessioni, a tratti, mi ha fatta sentire come se fossi intrappolata nei suoi stessi cicli di ansia e disperazione, ma forse è proprio questo il punto: Kafka non cerca di nascondere nulla. Le parole sono come un bisturi che apre l´anima, esponendo le ferite e le contraddizioni.
Devo ammettere che, leggendo le lettere di Franz Kafka, ho sperimentato una dualità di emozioni: la bellezza e la profondità di queste missive mi hanno affascinato, ma a tratti ho avvertito un tono ripetitivo e opprimente; ci sono momenti in cui la sua incessante introspezione diventa difficile da sostenere.
L´epistolario di Kafka è frammentario, composto da momenti isolati nel tempo, pezzi di una conversazione interrotta, non c´è una trama definita da seguire, solo un mosaico di pensieri e sentimenti che si svelano poco a poco. Questa struttura spezzettata a me è risultata pesante rispetto a una narrazione tradizionale.
La lettura di "Lettere a Milena" richiede pazienza e apertura mentale, è un viaggio che oscilla tra l´oscurità e la luce, tra la comprensione e la frustrazione, ma forse proprio in questa ambivalenza risiede la vera essenza dell´opera di Kafka: un riflesso della complessità dell´animo umano.


Katia Ciarrocchi


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