Area riservata

Ricerca  
 
Siti amici  
 
Cookies Policy  
 
Diritti d'autore  
 
Biografia  
 
Canti celtici  
 
Il cerchio infinito  
 
News  
 
Bell'Italia  
 
Poesie  
 
Racconti  
 
Scritti di altri autori  
 
Editoriali  
 
Recensioni  
 
Letteratura  
 
Freschi di stampa  
 
Intervista all'autore  
 
Libri e interviste  
 
Il mondo dell'editoria  
 
Fotografie  
 
 
 

  Letteratura  »  Io sono l'assassino, di Jess Walter - recensione di Miriam Ballerini 21/09/2007
 

IO SONO L'ASSASSINO

di Jess Walter

© 2004 Edizioni Piemme S.p.A.

ISBN 88-384-8769-3

Pag. 347  € 5,90

 

Il romanzo di Walter viene definito un thriller, il titolo stesso porta a ritenere che si tratti di un libro di quel genere.

Secondo il mio parere, invece, è un romanzo giallo usato come scusa per raccontare un' interessante

storia di vita.

Clark Mason viene fermato una notte dalla polizia di Spokane, dice di voler confessare un omicidio.

Alla centrale, i poliziotti pensano che si tratti di uno dei tanti matti che girano per le strade, ma Caroline, una detective, vede qualcosa in quel tipo strano, con una benda sull'occhio, quasi fosse un pirata d'altri tempi.

Clark vuole confessare e lei lo fa accomodare in una stanzetta con dei block notes e una penna.

A questo punto il lettore viene lasciato da solo con Clark, a leggere la sua storia che, riga per riga, si va scrivendo.

Un omicidio accaduto oggi, trova le sue origini in un passato tormentato, dove i protagonisti sono lo stesso Clark e Eli Boyle, un povero ragazzo handicappato e, per questo, oggetto della ferocia dei bulli.

A tratti si esce da quella stanzetta per indagare insieme a Caroline, la quale sta procedendo alla rovescia: non partendo da un cadavere per scoprire chi è l'assassino, ma viceversa.

Il libro è scritto in modo chiaro, dove anche le scene più crude sono esposte senza veli, schiette; ma non per questo viene tolta loro un'anima. Nonostante l'autore non nasconda la crudeltà dietro vani giri di parole, comunque il lettore viene pervaso dal senso di ingiustizia, dalla rabbia, dalla compassione che, di volta in volta, spiccano sulla carta.

Io sono l'assassino è un romanzo con una trama intensa, interessante, originale. Spesso sorprende con risvolti insospettati.

Ben condotto fino alla sua conclusione. Un finale in cui si torna al principio, con Clark seduto sullo stesso davanzale al dodicesimo piano dove lo aveva trovato la polizia, scambiandolo per un povero pazzo.

Al suo fianco, questa volta, c'è Caroline e la sua mano, pronta a compiere un atto di perdono: Caroline appoggia il pollice contro la fronte di Clark. Non ricorda di preciso come si fa, ma traccia una piccola croce su quella fronte gelata. Un segno di assoluzione. Clark chiude gli occhi. “Credo che vivere in questo mondo sia già abbastanza” dice Caroline”.

 

© Miriam Ballerini

 

 
©2006 ArteInsieme, « 014033349 »