Aldo Zelli
La Popi poliziotta in: Pazza vacanza Colfiorito
Pag. 144 – Euro 12,60
Edizioni Le Brumaie –
www.lebrumaie.it
La Popi poliziotta è un romanzo per ragazzi che Aldo Zelli
scrive nel 1974, ma resta inedito perché non trova un editore disposto a
pubblicarlo. Nel 2002, dopo la morte dell'autore avvenuta nel 1996, viene giudicato positivamente dalla Casa Editrice Paoline e rischia di essere pubblicato nella collana di
narrativa per ragazzi diretta da Serena Bacchiega.
Alla fine, però, non se ne fa di niente e il romanzo esce soltanto adesso per
un editore microscopico e misconosciuto che ha in catalogo soltanto tre libri.
Peccato, perché Aldo Zelli meriterebbe maggiore
considerazione e ben altra diffusione nazionale, visto che le sue opere
migliori sono uscite per Salani, Nuova
Italia e Sei. In ogni caso La Popi poliziotta
è una storia moderna e ben strutturata, i dialoghi (come consuetudine nella
narrativa di Zelli) sono efficaci e servono a
condurre il lettore alla scoperta degli eventi narrati. Vediamo in breve la
trama. Popi (in realtà si chiama Elvira) è una bambina di undici anni e suo
fratello Pappo (il cui vero nome è Fernando) ne ha otto. Insieme vanno in
vacanza a casa della zia Fiorenza, una pittrice dal carattere originale che
abita in campagna. Qui incontrano il cane setter Melampo
(che tutti chiamano Melenso per la sua pigrizia) e stringono amicizia con
Peppino e Mariuccia che abitano poco distante dalla casa della zia. Il padre di
Popi e Pappo è uno scienziato e la madre una famosa scrittrice di romanzi rosa
che pubblica sotto tre diversi pseudonimi (negando con tutti di essere
l'autrice). Popi è un'accanita lettrice di gialli, romanzi d'avventura e libri
storici, spesso si fa prendere da queste passioni, sogna di essere al centro di
intrighi internazionali e di storie poliziesche. Il suo carattere
suggestionabile le fa credere che la zia Mercedes sia
una spia e per questo la tiene sotto sorveglianza. Chiarito l'equivoco, Popi si
vergogna di aver nutrito sospetti e quando la zia Fiorenza viene a conoscenza
di ciò che è accaduto litiga con Mariuccia. Dopo questo fatto viene rapito Peppino sotto gli occhi di Pappo che era il
reale bersaglio dei banditi. Il lettore si appassiona alla storia e pensa che
anche questa volta ci sarà la scoperta di un equivoco, ma non è questo il gioco
dell'autore. Il colpo di scena è proprio la veridicità del rapimento che viene sventato dai ragazzi e soprattutto dalla coraggiosa
Popi. La bambina poliziotta scova il rifugio dei banditi con l'aiuto del
formidabile olfatto del cane Melampo. La mente
criminale dell'impresa è Edit Hargitay,
una donna ungherese che si avvale della complicità di due uomini, uno grosso
con i baffi e l'altro biondo e magro. Popi scrive un romanzo da questa
avventura e si propone di scriverne un altro, più tranquillo e con minor suspense: La Popi
in prima media.
Il romanzo è gustoso e divertente, si legge con rapidità e contiene
elementi educativi inseriti in una storia avvincente. Aldo Zelli
è un autore cattolico e non dimentica di inserire un monito religioso
quando invita a pensare al Creatore in ogni momento del giorno, non
soltanto la mattina e prima di andare a dormire. Non mancano riferimenti ai
libri e alla loro utilità nella formazione di un ragazzo, ma ci sono anche
molte pagine basate su valori eterni come l'amicizia, la solidarietà e l'amore
per gli animali. Una bella storia - scritta sull'onda del successo anni
Settanta del popolare Giallo dei Ragazzi
- che educa divertendo senza mai cadere in uno sterile moralismo. Aldo Zelli avrebbe meritato la pubblicazione con le Edizioni Paoline, che potevano dare maggior diffusione a un testo
importante. Per apprezzare l'opera di un importante autore per ragazzi che non
deve essere dimenticato consiglio il mio Per
conoscere Aldo Zelli
(Edizioni Il Foglio, 2002). Le Edizioni Il Foglio di Piombino presentano ancora
in catalogo: Kaslan,
La bertuccia malandrina e Putifarre e Serafino.
Gordiano
Lupi
www.infol.it/lupi