Eraclito e il muro
di Cinzia Pierangelini
Edizioni GBM
Narrativa romanzo
Pagg. 155
ISBN: 88-7560-010-4
Prezzo: € 12,00
Ho dovuto soffermarmi sul libro di Cinzia Pierangelini, più di quello che avrei immaginato, per due
ottime ragioni, la prima è che ho voluto cogliere al meglio la trama e i
dialoghi in dialetto, la seconda è che mi è piaciuto sviscerare bene le
tematiche filosofiche che l'Autrice
offre come controparte (dovrei dire contrappunto visto che è anche una valente
violinista ed insegnante di musica) alla vicenda narrata.
Il protagonista vive in pieno la dicotomia
schizofrenica di chi si trova a dover affrontare un contesto esistenziale fatto
di ipocrisie e formalismi decadenti.
È la stessa impossibilità di sfuggire a logiche che
non appartengono al proprio pensiero quella che scatena in lui, critico
musicale, il rigore spesso eccessivo con cui stronca giovani artisti e
rappresentazioni teatrali.
Inviso ai benpensanti maggiorenti, si trova a tu
per tu con la consorteria più bieca, ed ecco che la depressione latente si
scatena e lo riduce a vittima di un ricovero in una casa di cura per malattie
mentali.
E qui, mentre il suo intelletto torna ad essere
lucido, rispetto forse all'interazione quotidiana con gli altri malati di
mente, ecco che si profila però una perfidia che sfocia in un progetto di
vendetta.
Non vi anticipo altro, perché il romanzo si dipana
con tratti “gialli” che sono ancora un motivo in più per leggere il libro.
Il muro? Il muro è una
metafora, reale per quanto riguarda gli abitanti che lo adoperano alla maniera
di Pasquino , per pettegolare e sferzare la vittima di turno, con graffianti
scritte e pesanti lazzi, nonché illazioni sul comportamento del tale o della
tal altra.
Ma questo non fa altro che aggiungere un disperato
senso di solitudine al protagonista, che, come Eraclito, si trova a constatare
che apparentemente tutto cambia, ma inesorabilmente nulla cambia.
Un ottimo libro, letto con grande piacere e che
vivamente consiglio.
Cristina Bove