Tenera è la notte
di Francis Scott Fitzgerald
Edizioni Einaudi
Narrativa romanzo
Pagg. 384
ISBN: 9788806174538
Prezzo: € 12,00
Francis Scott
Fitzgerald in “Tenera è la notte” descrive la malattia della moglie Zelda, Nicole (nel romanzo). Narra il collasso psichico di
una vittima, di uno stile di vita e il fallimento di Dick Diver
a rappresentare il collasso mentale di un uomo integro, irretito e corrotto dal
denaro. Fitzgerald elaborò la storia del crollo mentale di Zelda
e di Dick Diver per nove anni e poi continuò a
elaborarlo nelle successive versioni del libro: tre rimaste allo stadio di
manoscritto e due pubblicazioni ma Fitzgerald non ne fu mai soddisfatto di
nessuna.
E' la storia di Dick Diver,
giovane psichiatra che ha sposato la bella Nicole Warren che un rapporto
incestuoso con il padre ha reso schizofrenica. Dick non esercita più la
professione ma lavo- ra a un libro. La ricchezza di
Nicole permette alla coppia di vivere, come in un dorato sogno, tra la riviera
francese e Paris con un piccolo gruppo di amici: tra
questi è Abe North compositore alcolizzato, e Tommy Barban soldato di ventura francese innamorato di Nicole. Al
gruppo si unisce Rosemary, bella attrice del cinema, sana e splendente ra gazza americana, attraverso gli occhi della
quale ci è presentata all'inizio del romanzo la vita dei Driver. Dick si
innamora di lei, si abbandona all'alcol, perde la sua disinvolta sicurezza e la
sua inesauribile disponibilità. Nicole non trova più in lui l'appoggio di un
tempo e il suo equilibrio psichico ne è sconvol to. La loro unione si sgretola. Nicole trova un nuovo
compagno in Tommy. Dick si arrende alle forze della notte e ritorna negli stati
Uniti senza lasciare tracce. ( Da Antenati)
Il romanzo è diviso in tre libri. Il primo libro è accentrato intorno a
Rosemary (riconoscibile ritratto di Lois Moran,
che Fitzgerald conobbe a Hollywood nel 1937, quando fu chiamato da George Considine a scrivere una sceneggiatura per la “Stella” Costance
Talmedge), introduce i Diver
“dall'esterno” ed è quasi tutto ricavato dalla prima versione.
La tecnica tipica di Fitzgerald
è di introdurre i suoi personaggi come apparizioni, come presenze vagamente
mistiche, scaltramente seducenti nel suscitare il desiderio di scoprire
l'enigma che le circonda: una tecnica tanto più importante per un autore che i
suoi personaggi li ricava da persone realmente esistite (si sa che Fitzgerald
aveva l'abitudine di annotare i dialoghi dei suoi “modelli” e riportarli a
volte di peso nei libri).
Il secondo libro inizia con l'incontro tra Dick e Nicole, il cui caso è
presentato dal dottor Gus Struppen, e introduce un
sogno di Nicole, Rosemary si da a Dick per
compassione.
Il terzo libro fu composto rapidamente nel 1933 mentre Fitzgerald collaborava
con il dottore che curava Zelda nella clinica, ove
era ricoverata.
L'autore lo rimpianse sempre, scrisse a Maxwell Perkins: “Darei
qualunque cosa per non aver dovuto scrivere la parte terza di Tender is in the night sotto stimolante. Se l'avessi riguardato in
totale sobrietà credo che sarebbe stato molto diverso”.
Fitzgerald trasse il titolo dell'opera da un verso dell'Ode all'usignolo di John Keats:
“… Io volerò a te… sulle ali invisibili
della poesia… Tenera è la notte / e felicemente la Luna Regina è sul suo
trono… ma qui non c'è luce…”
Il libro inizia con un'apparente banalità in fondo descrive un'attrice, ma in
realtà andando avanti con la lettura ci si rende conto di quando sia profondo
in tutte le sue sfaccettature.
L'autore considerato tuttora da alcuni “frivolo”
e “superficiale” dal punto di
vista dell'impegno sociale, è in realtà un durissimo denunciatore della
ricchezza come fonte di corruzione e quindi di disintegrazione morale. Il tema
della corruzione esercitata dalla ricchezza ritorna in tutti i suoi libri. Dal
primo Di qua dal paradiso,
dove Amory Blain si lascia
disintegrare dalla necessità e dal desiderio di guadagnare soldi decadendo
dallo stato di raffinato intellettuale a quello di aspirante arrivista
nell'ansia di “far carriera”.
Il tema ritorna via via in Belli e dannati, dove Antony Patch, viziato dal possesso e dal miraggio del
denaro, intenta un processo moralmente illegale pur di impadronirsi di una
cifra che in realtà non gli appartiene. In questa corruzione si distruggerà non
soltanto psichicamente ma anche fisicamente, fino a ridursi su una sedia a
rotelle. In Il grande Gatsby,
dove Joy Gatz-Gatsby pur di conquistare la ragazza
amata che lo aveva respinto in gioventù per la sua povertà diventa un gangster
e finisce assassinato in una torbida storia; e infine in Tenera è la notte, dove Dick Dever, brillante promessa della psichiatria europea,
finisce medicone in villaggi sperduti d'America per essersi lasciato corrompere
dal miraggio di una vita ricca e potente.
Denaro come veleno senza antidoto nella minaccia contro la libertà umana. Una
minaccia che Fitzgerald provò sulla pelle permettendo al denaro di esercitare
una forza maggiore sul talento.
Note biografiche dell'autore:
(tratta da Zam)
Nato a Saint Paul (Minnesota) nel 1896 (morto a Hollywood nel 1940). Il padre
era un gentiluomo del sud di scarsa fortuna economica, la madre di ascendenza
cattolica e irlandese, figlia di un ricco commerciante. Grazie al nonno materno
studiò alla Newman School (New Jersey) e poi a
Princeton dove strinse durevole amicizia con Edmund Wilson, la sua “coscienza
intellettuale”. Nel 1918 lasciò gli studi per arruolarsi nell'esercito.
Incontrò a Motgomery (Alabama) Zelda
Sayre, che divenne modello di tutte le “ragazze
dorate” dei suoi racconti, e che sposò appena raggiunse i primi successi
letterari. Fitzgerald divenne famoso e ricco, visse tra Europa e America, tra Paris dove conobbe gli espatriati americani (Stein,
Hemingway, Dos Passos), e
New York in piena “età del jazz”. Nel 1921 nacque la figlia Scottie,
iniziarono le difficoltà finanziarie e emotive di Fitzgerald, i sintomi della
malattia mentale di Zelda che nel 1929 fu costretta a
ricoveri sempre più frequenti in clinica (nel 1948 morì nell'incendio del- la clinica in cui viveva). Dimenticato, alcoolizzato, Fitzgerald tentò disperatamente di trovare un
lavoro a Hollywood come sceneggiatore. La morte lo colse al lavoro.
Katia Ciarrocchi