La
strana giornata di Alexandre Dumas
Rita Charbonnier è una di quelle donne predestinate al successo,
ha nel sangue il dono dell'Arte e lo manifesta attraverso una personalità
poliedrica ed esuberante, quale sia essa l'attività in cui si cimenta: il
teatro, il cinema, la letteratura. Dopo il successo riportato con il romanzo
“La sorella di Mozart” edito nel 2006 da Corbaccio, tradotto in ben dodici
Paesi, si ripresenta con questo secondo avvincente romanzo (La strana giornata di Alexandre Dumas, Edizioni Piemme, pagg.374,
€.18,50 ). Ancora una storia di donne strappate all'oblio e riconsegnate alla
loro verità storica. Quasi un atto di giustizia sociale quello di Rita per
ridare identità attraverso le sue opere letterarie a
personaggi tenuti ingiustamente ai margini. Una storia scabrosa, un
baratto di neonati per questioni di interessi che rischia di suscitare un
terremoto nella Francia di fine Ottocento.
Maria Stella Chiappini, la protagonista di questo romanzo, sembra
permeata da un alone di magia, scaturita da una fiaba, o dalle radici del
mondo; incanta con la sua eloquenza, incanta e seduce con la forza evocatrice
delle parole. Incanta Alexandre Dumas che rimane ad ascoltare la sua straordinaria vicenda completamente rapito. Il grande
scrittore trascorrerà con lei forse la giornata più intensa della sua vita. La stessa forza di
narratrice che Rita Charbonnier trasmette al lettore,
con una meticolosa descrizione dei costumi dell'epoca, il rapporto tra nobili e
popolani, con particolare attenzione per il percorso psicologico e le azioni
che danno slancio alla vicenda narrata. I suoi dialoghi, ora
delicatamente ironici, ora
drammaticamente lirici, affabulatori, nostalgici, malinconici. Le pagine
dedicate all'incontro tra Maria Stella e la madre adottiva in punto di morte sono tra le più
affascinanti, intense, coinvolgenti del romanzo. Così come anche le altre donne
hanno un ruolo non indifferente nell'economia della storia, predominante
rispetto agli uomini. Donne dotate di grande saggezza, un po' compresse nel
ruolo di semplici consorti, straripanti di personalità, desiderose di affermare
la propria esistenza.
Salvo
Zappulla
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