Area riservata

Ricerca  
 
Siti amici  
 
Cookies Policy  
 
Diritti d'autore  
 
Biografia  
 
Canti celtici  
 
Il cerchio infinito  
 
News  
 
Bell'Italia  
 
Poesie  
 
Racconti  
 
Scritti di altri autori  
 
Editoriali  
 
Recensioni  
 
Letteratura  
 
Freschi di stampa  
 
Intervista all'autore  
 
Libri e interviste  
 
Il mondo dell'editoria  
 
Fotografie  
 
 
 

  Letteratura  »  Katia Ciarrocchi ha recensito Stabat Mater, di Tiziano Scarpa, Premio Strega 2009, edito da Einaudi 25/09/2009
 

Stabat Mater

di Tiziano Scarpa

Edizioni Einaudi

Narrativa romanzo

Pagg. 144

ISBN: 8806171240

Prezzo: € 17,00

 

 

 

Stabat Mater premio Strega 2009 non mi ha convinto. Tiziano Scarpa ha deluso le mie attese.
Il romanzo prende il titolo da un componimento di Antonio Vivaldi, inno sacro composto nel 1712, per essere eseguito come parte della Festa dei Sette Dolori di Maria Vergine a Brescia, (un brano che invito ad ascoltare per apprezzarne la bellezza); l'amore di Scarpa per Vivaldi è descritto ampiamente nella nota finale (la parte in tutto il libro che ho apprezzato, tanto si avverte la passione dell'autore per Vivaldi e la sua opera), ma il romanzo in se è duro da digerire.
Cecilia una sedicenne orfana e cresciuta nell'Ospitale della Pietà vive la vita tra la musica e il risentimento verso la “Signora madre” mai conosciuta ma alla quale rivolge i suoi pensieri ogni notte scrivendole delle lettere, urlandole la propria rabbia, l'amarezza nel sentirsi spora e non voluta, la disperazione nel sentire se stessa e tutti i frutti del parto come sporcizia dalla quale liberarsi: escremento (angosciante tema, quello degli escrementi che si ripresenta troppo spesso nel romanzo aggravandolo).
Cecilia che dialoga con la morte, come se fosse la sua seconda madre affezionandosi e sentendone la mancanza quando – la nera signora – rimane in silenzio. L'incontro con Vivaldi le insegnerà a “tirare fuori” la vera essenza dalla musica e libererà le sue ali, permettendole così di trovare il coraggio di inseguire una nuova vita.
Che dire un tema toccante, ma poco sviluppato e mal descritto. Non un romanzo ma una forma di diario che si alterna singhiozzando ai pochi ricordi descritti frettolosamente.
Una storia inventata di sana pianta, ammissione dello stesso autore nella nota finale, allora perché usare il nome di Antonio Vivaldi? Forse un modo come un altro (sleale?) per incuriosire e incoraggiare le vendite?
Mai speso peggio i miei soldi.

 

Tiziano Scarpa è nato a Venezia nel 1963 e vive a Milano. Ha scritto il romanzo “Occhi sulla Graticola” (Edizioni Einaudi) la raccolta di racconti “Amore ®” (Edizioni Einaudi), la particolare guida turistico-letteraria “Venezia è un pesce. Una guida” (Edizioni Feltrinelli), la raccolta di articoli e saggi “Cos'è questo fracasso?” (Edizioni Einaudi), in collaborazione con Aldo Nove e Raul Montanari “Dalle galassie oggi come oggi. Covers” (Edizioni Einaudi) e il romanzo “Cosa voglio da te” (Edizioni Einaudi). I suoi libri sono tradotti in francese, spagnolo e tedesco. E' anche autore di testi teatrali e per la radio. Nel 1997 la sua commedia radiofonica “Popcorn”, scritta per la Rai, ha vinto la 49^ edizione del premio mondiale radiotelevisivo “Prix Italia” per la fiction radiofonica ed è stata messa in onda da una decina di enti radiofonici nazionali (tra cui la BBC). Collabora inoltre a molti giornali e riviste. Scarpa possiede una spiccata propensione per le performances dal vivo e le letture recitate, che negli ultimi anni ha tenute in ogni tipo di luogo pubblico in Italia e all'estero.

 

Katia Ciarrocchi

 

 
©2006 ArteInsieme, « 014075320 »