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  Letteratura  »  Dalle galee al bagno al carcere, di Maria Antonietta Pinna, edito da Armando Siciliano e recensito da Salvo Zappulla 03/09/2010
 

DALLE GALEE AL BAGNO AL CARCERE

di MARIA  ANTONIETTA PINNA,

Armando Siciliano Editore, pp. 197, € 15

 

 

 

Un percorso dettagliato nella storia, nella storia degli uomini sottomessi ad altri uomini. Vittime e carnefici procedono per vie parallele accomunati dalla stessa sorte ingrata. Maria Antonietta Pinna, esperta criminologa, in questo suo libro di esordio, pubblicato da Armando Siciliano Editore, ci fa conoscere tutti gli aspetti aberranti sui sistemi di detenzione e di pena dal XVI secolo fino al carcere da guerra. Uomini costretti a remare fino allo sfinimento, immersi nei loro stessi escrementi, torturati e seviziati fino alla morte. Allora non c'era la legge sul legittimo impedimento a tutelare i malfattori, che spesso non erano malfattori ma semplici persone cadute in disgrazia o invise ai potenti. E' stupefacente scoprire aspetti della natura umana così perversi, il piacere subdolo degli aguzzini nell'infierire con compiaciuta crudeltà nei confronti di esseri inermi, impossibilitati a difendersi. E tutto in nome di una legalità  completamente astrusa e illusoria. La detenzione non come strumento di recupero teso alla rieducazione del condannato ma quale coercizione e annientamento dell'individuo. I prigionieri mangiavano una volta al giorno, solitamente all'imbrunire per non vedere cosa avevano nella scodella: il rancio del marinaio era costituito da galletta, impasto di acqua e farina condita da aceto per coprire il gusto di marcio, da qui il nome rancio, ossia rancido, acido. Dormivano nelle panche legati, e soffrivano dello scorbuto, malattia che insorge per carenza di vitamina C. Il vino era molto apprezzato dai forzati e pur di averlo erano disposti a sottoporsi alle umiliazioni peggiori, persino a lasciarsi sodomizzare. Questo saggio di  Maria Antonietta mi ha portato in un mondo a me sconosciuto, come addentrarsi nelle viscere dell'inferno e scoprirne gli orrori, tastarli con mano pagina dopo pagina. Un libro ben curato, con numerose illustrazioni e riferimenti. Ne consiglio la lettura a quanti desiderano qualche volta volgere lo sguardo al passato e seguire passo dopo passo le conquiste dell'uomo verso la civiltà.

 

 

Salvo Zappulla

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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