Area riservata

Ricerca  
 
Siti amici  
 
Cookies Policy  
 
Diritti d'autore  
 
Biografia  
 
Canti celtici  
 
Il cerchio infinito  
 
News  
 
Bell'Italia  
 
Poesie  
 
Racconti  
 
Scritti di altri autori  
 
Editoriali  
 
Recensioni  
 
Letteratura  
 
Freschi di stampa  
 
Intervista all'autore  
 
Libri e interviste  
 
Il mondo dell'editoria  
 
Fotografie  
 
 
 

  Letteratura  »  Siracusa, il romanzo di una grande città del Mediterraneo, di Carlo Monteforte, edito da Lombardi e recensito da Salvo Zappulla 09/09/2010
 

Siracusa, il romanzo di una grande città del Mediterraneo

 

 

E' un atto d'amore nei confronti della sua città questo monumentale romanzo di Carlo Monteforte ( Siracusa, il romanzo di una grande città del Mediterraneo, editore Lombardi, pagg.490, € 48,00). Un'opera prima presentata al Salone del Libro di Torino. Due volumi che intrecciano storia e narrativa dalla preistoria agli anni 40, L'evoluzione dell'isola attraverso le  dominazioni e le civiltà lasciate dagli invasori nel tessuto sociale del territorio. Un crocevia di popoli, a volte pacifici ma spesso violenti e usurpatori che hanno lasciato il segno: bizantini, arabi, normanni, svevi, pisani. Nel suo romanzo Monteforte fa rivivere con la fantasia personaggi del passato, emozioni e sensazioni appartenuti alla storia, assemblando mitologia e fatti realmente accaduti, paganesimo e cristianesimo. L'isola di Ortigia ha subìto un'invasione continua di popoli e varie dominazioni: dai Principi di Pantalica, ai greci,  i romani, fino ad arrivare all'impero del grande Federico, per essere conteso alla sua morte da catalani e francesi. I baroni spadroneggiavano su una popolazione ridotta alla fame. Nei primi del 1700 passa per cinque anni al regno del Piemonte, poco dopo all'impero austriaco, per diventare parte del regno dei Borbone.  Monteforte conduce per mano il lettore a ritroso nel tempo attraverso una scrittura potente ed estremamente suggestiva, ricca di colori e immagini; ci mostra scene di grande coralità dove sembra di vederle le mura della città, la maestosità del mare profanato dalle navi guerriere, le donne che si aggirano spaventate tra i vicoli di Ortigia, le battaglie cruenti, il sangue riversato sulle strade, le malattie. Il tutto con rigore storico e disciplina  da studioso autentico. E lì dove non è potuto arrivare per mancanza di documentazione, ha provveduto con la fantasia, attraverso la lettura degli oggetti conservati nei musei, chiedendo ad essi di parlare, di tirare fuori preziosi ricordi sopiti dentro lo scrigno della memoria. Ogni utensile ha la sua storia da raccontare, ogni manufatto, ogni moneta; oggetti che hanno vibrato nelle mani di uomini d'un tempo remoto custodiscono emozioni, gioie, dolori. I secoli hanno spazzato via gli uomini ma le loro opere rimangono, insieme alle voci che sussurrano nel vento ed emergono dalle tenebre a ricordarci che non ci si può liberare del  passato.

 

Carlo Monteforte, nato a Siracusa da madre emiliana e padre siciliano, vive attualmente a Pavia con Annalucia. Docente in Ostetricia e Ginecologia presso l'Università di Pavia, è stato Primario presso l'Ospedale di Vigevano e Direttore del Dipartimento Materno Infantile dell'ASL di Pavia.

Affascinato dall'idea che si può viaggiare nel tempo, ha rivisitato la sua città natale in epoche diverse, attraverso personaggi fittizi che interagiscono con quelli storicamente esistiti. Il risultato è “Siracusa”, una serie di racconti distribuiti in tempi storici differenti, uniti fra loro più in senso geografico che storico, in quanto il filo che lega le loro trame passa sempre per Siracusa, la Sicilia ed il Mediterraneo. Attualmente ha appena completato la sua seconda fatica letteraria sugli Etruschi in Val Padana, ricostruendo in un romanzo storico Fra i Celti e gli Etruschi la distruzione (documentata da Tito Livio) ad opera dei Celti nel V e IV secolo a.C. dell' Etruria padana.

 

 

 

Salvo Zappulla

                                                                            

 
©2006 ArteInsieme, « 014085734 »