Sulla Riva del Fiume
di Giovanna Giordani
Aletti Editore
Poesia Silloge
Collana Gli Emersi –
Poesia
Pagg. 64
ISBN 978-88-7680-966-8
Prezzo € 12,-
Per la prima volta mi accingo a commentare un libro di Poesie:
cosa succederà?
Giovanna Giordani, nella breve introduzione in retro copertina,
definisce la sua poesia “naif”. Se
questo termine fa pensare a qualcosa di eccessivamente ingenuo, bambinesco,
poco curato, inesperto, puerile, immaturo, non c'è niente di più falso. Se
invece ci ricorda: spontaneo, naturale, istintivo, sincero, immediato, fresco,
autentico, originale, allora sono d'accordo.
Le poesie di Giovanna sono così: parlano direttamente da cuore a
cuore, viaggiando per quella parte di noi che è puro sentimento, senza
necessariamente transitare per la ragione.
Io non sono una grande esperta, non conosco le sottigliezze del poetare,
ma ritengo che la Poesia,
quella che vuol realmente darsi questo nome, dovrebbe essere così: comunicare,
in maniera chiara e diretta, un moto dell'animo; senza costringere il nostro
cervello a compiere passi più elaborati di quelli che servono a risolvere
un'equazione tridimensionale.
Giovanna riesce sempre nel suo intento: e questo dimostra, a mio
parere, una vera predisposizione, un talento naturale, che non ha bisogno né di
grandi scuole né di inutili paroloni per mostrarsi. Eppure Giovanna conosce bene le regole
poetiche, dall'haiku, alle rime, alla poesia libera. Non è una sprovveduta. E'
un'anima sincera, capace di trasfondere la sua sincerità attraverso versi che
colpiscono immediatamente.
Le mie preferite sono le poesie che si rivolgono alla Natura, come
i brevissimi haiku dedicati ai mesi o alle stagioni; o Autunno; Dolomiti.
Sono tutte da ammirare le poesie che, con tocco leggero,
affrontano temi attuali, anche molto scottanti (Ah, se potessi; Contro la
guerra; A Nadia Anjuman)
Quando poi arriviamo ad alcune con forti reminiscenze letterarie
(Parsifal; Ofelia, L'incantesimo di Lady of Shalott, Anna Bolena; Zeus)
proprio non si può parlare di versi naif. Lo studio c'è, ma non si vede: i
versi scorrono, carezzando gli occhi, e viene il desiderio di leggerli ad alta
voce, per sentire il pieno suono delle parole.
Questo libo ci offre una selezione: forse le migliori, ma chi può
dirlo? Personalmente ne avrei desiderate molte di più. E' un libro che terrò
sul comodino, da aprire ogni tanto, per trovare uno spunto di riflessione, o un
quadretto capace di portare un bel sogno.
Non si può concludere senza citare almeno qualche passo della
poesia preferita… ebbene io ne riporto una che mi ispira particolarmente,
perché dà voce a un amore comune:
La
Montagna
Il silenzio è sovrano,
sulla montagna
s'ode soltanto
il canto
lontano
di una campana.
Rosella Rapa