Gli amanti di Valdaro
di Renzo Montagnoli
L'Italia è un paese
le cui ricchezze naturali e artistiche sono uniche per numero e per
peculiarità. Le ricerche archeologiche, poi, contribuiscono non poco ad
accrescere questo patrimonio, con ritrovamenti a volte di notevole rilevanza,
come è stato per i famosi bronzi di Riace. Non sono
però solo le opere d'arte a impreziosire il tesoro italiano, perché può
capitare che sia un reperto unico nel suo genere, come è accaduto per la mummia
di Similaun e più di recente per gli amanti di Valdaro.
Era il febbraio del
2007, quando, nel corso di scavi su una villa romana in località Valdaro, dove si trova anche il porto fluviale mercantile
di Mantova, vennero alla luce due scheletri di una sepoltura del periodo neolitico.
Questi avevano e hanno tuttora una loro caratteristica: i due defunti, una
giovane donna e un giovane uomo, erano inumati di fianco, faccia a faccia, in
un abbraccio che comprendeva anche gli arti inferiori. Era la prima volta che veniva trovato qualcosa
del genere e solo qualche mese più tardi un caso analogo si ebbe in Turchia.
La particolarità di
questo abbraccio, il cui motivo certo non ci è possibile conoscere, lascia lo
spazio a più di un'ipotesi, anche se, preponderante e indubbiamente romantica,
è quella di due fidanzati o due giovani sposi di seimila anni fa, che tanto si
amavano e che morirono contemporaneamente; forse, i familiari, nel loro immenso
dolore, vollero tributare un omaggio all'amore che li univa, facendo sì che li
unisse anche da morti.
La notizia del
ritrovamento fece il giro del mondo e
non pochi desiderarono poter vedere questi due scheletri avvinti fra di loro e
così, in attesa della loro sistemazione definitiva, furono esposti di volta in
volta in occasione di particolari eventi culturali ed artistici tenuti nella
città di Mantova.
Personalmente fui
colpito dalla notizia al punto tale di scrivere una poesia che intitolai Eternità, che inclusi nella mia silloge Canti
celtici, edita da Il Foglio Letterario, e che in calce riporto..
È solo da pochi
giorni che gli amanti di Valdaro riposano nel
sarcofago di vetro costruito apposta per loro e che è in bella mostra nel Museo
Archeologico Nazionale di Mantova.
Al riguardo, mai
collocazione fu così appropriata, in quanto l'edificio museale è sito nel
comprensorio del Palazzo Ducale, in quello che un tempo fu il mercato dei
bozzoli, poi mercato ortofrutticolo e infine con la destinazione attuale, dopo
un lavoro complesso di restauro e di adattamento.
Il museo raccoglie
reperti, tutti rinvenuti in provincia di Mantova, che vanno dal neolitico e dall'età del bronzo, alle epoche etrusca,
celtica, romana, medievale e rinascimentale.
Pur trattandosi di
preziose scoperte, gli amanti di Valdaro
costituiscono sicuramente la maggiore attrattiva e infatti l'affluenza dei
visitatori è notevole e crescente, probabilmente richiamati da quell'alone di
leggenda che accompagna i due scheletri, rappresentazione tangibile di un amore
che va oltre la vita.
L'ingresso al museo,
in Piazza Castello, è totalmente
gratuito e gli orari di apertura sono dalle 8,30 alle 18,30 dal martedì al
sabato e dalle 8,30 alle 13,30 nei giorni festivi.
Per raggiungere Mantova non ci sono grossi problemi
e comunque i mezzi sono questi:
IN AEREO
L'aeroporto più vicino è il Valerio Catullo di Verona, a
33 chilometri da Mantova. Relativamente vicini anche gli aeroporti di
Montichiari - Brescia (Km. 60), Parma (Km. 60), Bologna (Km. 100) e Bergamo -
Orio al Serio (Km. 100).
IN TRENO
In treno Mantova è facilmente raggiungibile da Verona (45 minuti), da
Modena (55 minuti) e da Milano (2 ore e 15 minuti). La stazione ferroviaria di
Mantova in P.zza Don Leoni 14, non è lontana dal
centro storico ed è collegata con gli autobus linea 4 e circolare n 1 (discesa
p. Concordia).
IN AUTO
Autostrada A22 Modena-Brennero: Uscita
Mantova Nord (4 km dal centro) e Mantova Sud (11,5 chilometri dal centro)
Autostrada del Sole A1: Uscita di Parma Est
(60 Km dal centro)
Aree di parcheggio libero sul lungolago viale
Mincio, piazza Virgiliana, Anconetta, Campo Canoa.
Aree di parcheggio a pagamento: Via S.Giorgio, Lungolago Gonzaga, Via Cairoli.
Maggiori informazioni su http://www.aster.mn.it
Per dormire e per mangiare:
http://www.turismo.mantova.it/index.php/hotel/lista/slot/vivere
http://www.turismo.mantova.it/index.php/ristoranti/lista/slot/vivere
Il link del Museo
Archeologico Nazionale di Mantova:
http://www.museoarcheologicomantova.beniculturali.it/
La fotografia che
segue è stata reperita sul sito Blue Planet Heart
http://blueplanetheart.blogspot.it/
Eternità
C'è un sentimento
senza tempo,
che si ritrova
in ogni era,
un fremito
uguale che sempre si ripete,
un incontro che
non vuol mai terminare.
E voi lo provaste, in
epoca antica,
quando ancora
non si scriveva di questo,
fra capanne
piantate nelle acque del lago,
fiere affamate
all'intorno pronte a balzare
e Dei di cui
ormai s'è persa la memoria.
Ma l'amore è rimasto,
oggi come ieri,
oltre ogni
logica, oltre ogni confine.
Giacché il tempo per
voi era passato,
ci fu anima
pietosa che rese gloria
a un sentimento
imperituro nei secoli
e nell'abbraccio
dell'ultimo anelito di vita
vi affidò alla
morte
perché i posteri
un giorno sapessero
che tutto
finisce,
tutto cessa,
fuorché la forza
dell'amore.
(Dedicata ai
due neolitici sconosciuti che gli scavi effettuati nei pressi di Mantova ci
hanno restituito nell'ultimo abbraccio)
Da Canti celtici – Edizioni Il Foglio, 2007