Il
borgo di Soncino e il suo castello
di
Renzo Montagnoli
Il
borgo di Soncino è sito all’incirca al confine tra le
province di Cremona, di Bergamo e di Brescia, in una zona
particolarmente ricca di fontanili e di risorgive; quindi, nonostante
le recenti siccità, l’acqua non manca, tanto più
che il paese sorge sulle rive del fiume Oglio. Territorio a vocazione
prevalentemente agricola presenta un limitato tessuto industriale, a
tutto vantaggio della salubrità dell’aria; particolare
ricchezza è poi rappresentata dal flusso turistico, dato che
dal 2008 il comune è associato ai borghi più belli
d’Italia.
A
Soncino non arriva la ferrovia e quindi l’unico modo per
giungervi è l’automobile; se si viene da sud si passa la
periferia di Cremona e poi si procede in direzione Soncino; da est si
ricorre all’autostrada BreBeMi con uscita a Orzinuovi; se
invece si proviene da Milano si ricorre sempre alla BreBeMi, uscendo
però a Romano di Lombardia. In ogni caso le strade per
arrivarvi non mancano e sono spesso affollate nei giorni di lavoro,
ma meno occupate in quelli festivi.
L’origine
del borgo potrebbe essere celtica, perché il nome antico,
So-Kin, vuol dire Re delle acque e lì scorre il fiume
Oglio. Del passato più lontano si sa poco, ci furono
indubbiamente i romani come testimoniato dal ritrovamento dei resti
di due ville, ma notizie meno vaghe non ci sono. Diverso è nel
Medioevo, da considerare un periodo d’oro per il paese:
dapprima autonomo e già fortificato (lì vi morì
Ezzelino da Romano), nel 1385 passò ai Visconti, e dopo agli
Sforza, signori che diedero sviluppo alle difese del borgo, poiché
rappresentava la più importante roccaforte contro la
Repubblica di Venezia, che tuttavia riuscì a conquistarlo per
ben tre volte nel XV secolo, un’occupazione che risultò
peraltro non molto duratura. Con l’arrivo degli spagnoli nel
1536 iniziò la decadenza di Soncino, che tra il XVIII e il XIX
secolo fu progressivamente smilitarizzato prima dagli austriaci, poi
dai francesi di Napoleone.
E
infine, con gli esiti favorevoli della seconda guerra di
indipendenza, Soncino passò all’Italia, seguendone le
sorti.
Prima
di parlare delle maggiori attrattive del paese mi preme evidenziare
un aspetto che lo lega all’arte della stampa; infatti, nel qui
1488 fu stampata la prima Bibbia completa in lingua ebraica da parte
di una famiglia di stampatori provenienti dalla Germania e poiché
erano ebrei non ebbero vita facile al punto che dovettero emigrare.
Le loro opere, che sono di grandissimo pregio e che in parte si
possono ammirare nel locale Museo della stampa, ne fanno i più
grandi tipografi di tutti i tempi. E proprio questo museo rappresenta
una delle tante attrattive di questo piccolo borgo.
Fra
i monumenti non potevano mancare le chiese, come la Pieve di Santa
Maria Assunta, che è la più importante; edificata nel
XII secolo e riedificata in stile neogotico dopo un disastroso
terremoto nel 1802 è caratterizzata dal fantastico blu
elettrico delle volte e impreziosita da un dipinto del fiammingo
Mathias Stormer. La chiesa di San Giacomo, in origine luogo di sosta
di pellegrini, assume importanza nel XV secolo quando vi si insediano
i domenicani che edificano tre chiostri e realizzano una farmacia e
una biblioteca. La rinascimentale Chiesa di Santa Maria delle Grazie
fu eretta nel 1492 ed è completamente affrescata con dipinti
di valore, fra i quali Il Giudizio universale sulla contro facciata.
Esistono pure architetture civili, quali il Palazzo comunale la Torre
civica, ma ben più importanti sono quelle militari; a parte la
cerchia delle mura, lunghe due chilometri e con sei torrioni, di
assoluto rilievo è la Rocca sforzesca, la cui costruzione,
iniziata dagli Sforza nel 1473, fu ultimata nel 1476. Come è
possibile rilevare dalle foto a corredo dell’articolo è
una costruzione a esclusivo scopo difensivo e non
abitativo-difensivo; proprio per questo è una rocca e non un
castello. Già all’epoca c’erano le artiglierie e
infatti si può notare come la costruzione ne tenga conto, con
la parte bassa delle mura obliqua, onde meglio fronteggiare l’impatto
dei proiettili. In ogni caso si tratta di un grosso complesso
militare e se ne comprende la ragione visto che costituiva, nelle
intenzioni, la barriera per impedire penetrazioni veneziane, che
tuttavia ebbero luogo e alcune anche con successo. Il cuore della
Rocca è quello della corte interna, ai cui angoli si innalzano
tre torri quadrate e un’altra cilindrica. Data la funzione
esclusivamente militare gli unici affreschi, certo di modesto valore,
si trovano nella torre della cappella; interessanti poi sono gli
spalti, da cui è possibile avere una bella vista panoramica
sulla pianura e sul borgo.
Soncino
è un paese che si visita velocemente, in nemmeno mezza
giornata, ma ha quell’aria di passato, di antico che di per sé
ristora lo spirito e, soprattutto in questi tempi così
caotici, non è poca cosa.
Per
visitare il Museo della stampa:
Orari
Dal
1° Aprile 2022 per accedere al Museo non è più
obbligatorio mostrare il Green Pass.
Aperture
e ingressi
Il
Museo è aperto da Martedì al
Venerdì
10:00-12:30.
Sabato,
Domenica e Festivi
10:00-12:30
e 14:30-18:00.
Chiuso
il lunedì.
Modalità
di visita
Il
percorso di visita è unidirezionale.
All'interno
del museo è obbligatorio mantenere la distanza di almeno un
metro tra i visitatori.
Non
è consentito l'accesso con caschi, zaini o borse
voluminose.
Su
prenotazione nei pomeriggi feriali
dalle
14:30 alle 18:00
chiamando
al numero 0374
83171
Ultimo
ingresso
15
minuti prima della chiusura.
Tariffe
e Orari Rocca di Soncino
Ingresso
cumulativo
Comprende
l'ingresso alla Rocca (all'interno MUSEO AQUARIA e MUSEO REDUCI e
COMBATTENTI), al Museo
della Stampa e
alla Sala di Vita Medievale.
€
Intero7,00
€
Ridotto*5,00
€
Famiglia**16,00
*
Minorenni, Over 65, Possessori di City Card.
** 2 adulti
e 2 minorenni.
Orari
d'ingresso
Da
MARTEDÌ a VENERDÌ10:00-12:00
SAB-DOM
e festivi10:00-13:00 | 15:00-19:00
Aperture
straordinarie per gruppi prenotando almeno 5 giorni prima al
numero 0374
84883
Si
organizzano escursioni turistiche con accompagnatore anche per gruppi
inferiori a 10 persone.
Si
consiglia di chiamare al numero 0374/84883 oppure
scrivere una mail a info@prolocosoncino.it prima
della visita
Data
la brevità del tempo necessario per una visita è
difficile che ci sia la necessità di fermarsi a dormire in
loco; tuttavia al link seguente si riportano alcuni consigli:
https://www.prolocosoncino.it/dove-dormire.php
Può
essere anche utile sapere dove mangiare e allora ecco un link con le
proposte del caso:
https://www.prolocosoncino.it/dove-mangiare.php
Fonti:
https://www.tusoperator.it/lombardia/cremona/cosa-vedere-soncino-castello/
http://srake.it/cosa-vedere-a-soncino/
Nota:
Le foto a corredo sono stare reperite in diversi siti Internet.
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