Natura
e spiritualità: Perugia
di
Renzo Montagnoli
Mano
a mano che scrivo questi resoconti di viaggio mi accorgo che parlare
della mia visita itinerante in Umbria richiederà diverso
tempo, perché se è vero che la Regione è poco
estesa altrettanto vero è che le località di interesse
sono non poche. E così dopo Spoleto, seguendo un percorso
mentale che non corrisponde necessariamente all’ordine di
quello che ho effettuato in auto, mi corre l’obbligo di parlare
di quella che è la città più importante, cioè
di Perugia, capoluogo dell’Umbria.
Rifondata
dagli Etruschi su quello che era un precedente insediamento umbro è
stata un importantissimo centro fino al 295 a.C., allorché,
con la battaglia di Sentino, fu occupata dai Romani; successivamente
seguì le sorti della città capitolina, comprese le
devastazioni barbariche, e da ultimo finì sotto la Chiesa,
ergendosi a comune nel 1139. Poi vi fu un lungo periodo di Signorie,
pur tuttavia sotto l’egida della Chiesa, che pose fine alla
loro relativa autonomia nel 1540. Successivamente non vi è
nulla di rilevante da segnalare se non l’annessione al Regno
d’Italia.
Perugia
non è in pianura, ma nemmeno in montagna; infatti il suo
centro storico insiste su alcune colline a un’altezza di circa
450 m. s.l.m., arrivando nel punto più alto, Punta Sole, a 494
metri. Più in basso, questa sì in pianura, è
quella che può essere considerata la periferia, cioè la
pianta cittadina sviluppatasi intorno all’antico centro. Da
questa collocazione deriva un clima gradevole, temperato, senza
particolari estremi.
Città
per niente addormentata ospita una delle più antiche
università italiane, fondata nel 1308, mentre più
recente è quella per stranieri, istituita nel 1925. Non
mancano le attività industriali, a basso impatto ecologico
(tessile e dolciaria), ma senz’altro una delle ricchezze della
città, oltre alla presenza appunto delle università, è
quella legata al turismo, perché di monumenti da vedere ce ne
sono tanti, da richiedere permanenze non brevi per visitarli tutti.
Del resto io mi limiterò a parlare di quelli che ho potuto
visitare, che non sono certo molti, rimandando per completezza e per
chi volesse sapere di più a opere specifiche o a guide per la
visita della città.
Per
vedere la Fontana Maggiore non è necessario acquistare un
biglietto, perché basta andare in Piazza IV Novembre e lì
è possibile ammirarla; costruita fra il 1275 e il 1278
utilizzando per la sua alimentazione le acque provenienti
dall’acquedotto di Monte Pacciano, è posta su una
gradinata circolare, realizzata con due vasche di pietra rosa e
bianca, sulla cui sommità vi è una conca bronzea, da
cui si ergono tre ninfe che sorreggono un’anfora dalla quale
esce l’acqua. Come ogni città che si rispetti ha la sua
cattedrale, quella intitolata a San Lorenzo, i cui lavori di
edificazione furono avviati nel 1345 e si conclusero nel 1490.
L’interno è a tre navate, divise da pilastri di grande
dimensione. La
Cattedrale è da secoli luogo di pellegrinaggi perché
nella Cappella
del Sant’Anello si conserva l’Anello appartenuto alla
Madonna e che ha una
pietra verde di calcedonio od onice, che, rubata agli
abitanti di Chiusi dal frate tedesco Winter di Magonza, fu
donata al vescovo di Perugia nel 1473. L’anello
è protetto dal Reliquario
del Sant’Anello,
autentico capolavoro dell’arte orafa del Rinascimento italiano.
Purtroppo è possibile vedere l’anello solo due volte
l’anno, in luglio e settembre, quando viene aperto il
Reliquario.
Agli
ultimi piani del Palazzo dei Priori, sito lungo il Corso Vannucci,
c’è la Galleria Nazionale dell’Umbria, che ospita
un patrimonio artistico considerevole con capolavori di Duccio di
Boninsegna, di Piero della Francesca, del Beato Angelico e del
Perugino, oltre a molti di altri pittori di cui non ho purtroppo
memoria.
In
una città italiana è ben difficile che manchi una
fortezza e infatti a Perugia c’è la Rocca paolina,
chiamata così perché voluta dal Pontefice Paolo III;
sfortunatamente non è rimasta intera (oggi sono
visibili solo un tratto delle mura di sostegno ed il bastione che
incorpora Porta Marzia); ciò che
resta è però il meglio, peraltro non immediatamente
visibile, trattandosi dei sotterranei, a cui si scende con scale
mobili, perché lì ci sono, in uno scenario suggestivo,
negozi di generi vari.
L’acqua,
si sa, ha sempre rivestito una notevole importanza (si è detto
prima dell’acquedotto di Monte Pacciano, che alimentava la
Fontana Maggiore), ma il prezioso liquido si può anche
trovare, non sempre in verità, nelle viscere della terra, come
nel caso del Pozzo Etrusco, una grandiosa opera idraulica risalente
al terzo secolo prima di Cristo, profondo 37 metri, largo 5, in cui
si può scendere grazie a un sistema di scale; lo si trova a
due passi, più o meno, dalla Fontana Maggiore, e quindi in
pieno centro.
Appena
fuori dal centro storico c’è qualcosa di particolare,
meritevole senz’altro di visita, cioè l’ipogeo dei
Volumni, un monumento funerario etrusco risalente al III secolo
a.C.; si tratta in pratica della tomba della famiglia Volumni.
Questo
è quanto ho potuto vedere nel corso di quasi una giornata di
sosta, in cui la visita della Galleria Nazionale è risultata
quanto a tempo impiegato la più lunga, ma assicuro che ne vale
assolutamente la pena.
A
chi può fermarsi per un tempo maggiore non mancano di certo
altri monumenti da visitare.
Come
arrivare a Perugia:
in
auto e in bus:
•
DA
NORD:
Autostrada
A1, uscita di Valdichiana e raccordo per Perugia costeggiando il lago
Trasimeno
•
DA
SUD:
Autostrada
A1, uscita di Orte, raccordo Orte-Terni, uscita per Perugia per
l'immissione nella E45
•
DA
NORD-EST:
Superstrada
E45 (Cesena - Orte) uscite di Perugia
In
treno:
DA
NORD: linee ferroviarie
-
"Milano-Bologna-Firenze-Roma" via Terontola
-
"Firenze-Terni"
DA
SUD: linee
ferroviarie
-
"Roma-Ancona" via Foligno
-
"Roma-Firenze-Bologna-Milano" via Terontola
In
aereo:
Aeroporto
Internazionale dell’Umbria – Perugia
“San
Francesco d’Assisi”
06080
S. Egidio (PG)
Per
dormire e mangiare non ci sono problemi; al riguardo ecco alcuni
suggerimenti ai seguenti link:
https://www.umbriasi.it/pacchetto/ospitalitaperugia/
https://www.thefork.it/ristoranti/perugia-c422784
Nota:
Le foto a corredo dell’articolo sono state reperite in diversi
siti Internet.
|